L'idea è di quelle vincenti e lo capisci dal primo momento, in attesa dello spettacolo, vengono distribuite delle schede, bisognerà rispondere ad una semplice domanda: ' quale è il momento vissuto che vorresti rivivere' e da li parte tutto.
Scena essenziale e minimalista per A.R.E.M. all ‘Arco del Sacramento per l'ultimo atto di Città Spettacolo, pannelli bianchi e neri, una scatola nera al centro, bel gioco di luci.
Tre ragazze in scena, Francesca Farcomeni, Noemi Perroni e Elena Vanni, dall'aspetto futurista, con costumi sorprendenti nella genialità della scelta di realizzazione ad interagire con il pubblico, prontissime a sondare i rumori, tanti provenienti dall'esterno, dalle campane del Duomo ai fischi e lazzi dei soliti passanti poco attenti all'evento per farne momento di spettacolo.
E tutto è andato alla perfezione con una assoluta capacità di sondare l'ambiente e riuscire a calamitare l'attenzione del pubblico, divertito e compiaciuto di sentir leggere i propri ricordi.
Manca solo un'ora all'apertura di Arem - Agenzia Recupero Eventi Mancati, sezione di Benevento, e si provano le strategie di conquista dei clienti e intanto si pescano ricordi dalla scatola nera.
"Maschio, bambino di 30 anni, bancario’ è la prima scheda letta e da li, con assoluta geniale, capace improvvisazione , si è inventata una scena che ha reso protagonista l’anonimo bambino trentenne, autore del messaggio e così è stato per tutti gli altri che sono stati, man mano rappresenti in un ideale partecipazione al momento teatrale.
Bravissime le protagoniste che tra monologhi di supporto alle improvvisazioni, immaginavano i ricordi più belli comuni a tutti: la nascita di un figlio, il matrimonio, il primo bacio, il viaggio ad Amstredam, pescando in un immaginario collettivo che ci fa tutti, pur se in un'apparente individualismo, accomunati dagli stessi ricordi.
Serata piacevole, divertente con il pubblico diventato inconsapevole protagonista che ha davvero mostrato di gradire la simpatia, la bravura, la capacità di improvvisare delle protagoniste.
Nelle note distribuite alla stampa si leggono alcuni commenti del pubblico di precedenti serate e sono commenti che ci sentiamo di condividere tutti.
Abbiamo tutti, pensato, infatti "Secondo me li preparano prima, non è possibile improvvisare cosi!" oppure "Ma chiediamo tutti le stesse cose?"
"Quando ho capito che erano davvero i nostri ricordi, non ci potevo credere!".
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