Sono stati cinquantanove i racconti presentati al concorso “Salva la tua lingua locale”, Premio Letterario Nazionale dedicato alla salvaguardia e tutela dei dialetti di tutta Italia promosso dall'Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale "Vincenzo Scarpellino" e il Centro Internazionale Eugenio Montale.
La giuria composta composta da Pietro Gibellini (Presidente), Toni Cosenza, Angelo Lazzari, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani e Ugo Vignuzzi, ha assegnato il primo posto per la sezione prosa inedita (storie, favole, racconti) al racconto “La commare all’intrasatta” di Alberico Bojano.
"E' un racconto breve nel quale una ragazza - ha dichiarto l'autore di origine beneventana - in una notte fredda e ventosa, torna dalla fontana dove si è recata a prendere l’acqua. Un’inquietante presenza dinanzi alla chiesa le rammenterà che a volte possono farsi brutti incontri, specie quando non si controlla la propria curiosità".
Il testo è scritto nel dialetto specifico di San Gregorio Matese (tra l'altro usato anche in 'Squarci di vita brigante' dello stesso Bojano), che è la parlata ampiamente diffusa nell’entroterra campano, ma che in questa area montuosa diviene specifico mediante l’acquisizione di alcune peculiarità fonologiche.
"Credo che il dialetto e le tradizioni (tutte, dalle gastronomiche alle rituali) - ha continuato Bojano - siano tra i pochi strumenti che oggi si possono usare per mantener vivo l’ancoraggio al proprio passato, alle radici che ci permettono di avere una identità rispetto allo sradicamento della vita contemporanea. Il segno di questa importanza è l’attenzione che viene data a questi aspetti, come ad esempio i siti web dedicati alle tradizioni locali, secondo il pensiero del think globally act locally. I dialetti sono patrimoni immateriali la cui salvaguardia non comporta una negazione della identità nazionale, bensì un suo rafforzamento attraverso il riconoscimento di una appartenenza ad aree geografiche portatrici di segni culturali. Nelle mie ricerche storiche sul brigantaggio mi sono spesso imbattuto nel dialetto. Allo stesso modo nello studio dell’emigrazione oltreoceano si evidenzia che spesso le comunità lontane mantengono vive tradizioni ed espressioni che, invece, nel luogo d’origine si sono perdute. La dimestichezza con tali argomenti mi ha spinto a partecipare a questo evento letterario, e ho verificato che l’uso del dialetto ha una sua solida efficacia narrativa, al di là di una oggettiva difficoltà nella lettura (oltre che nella scrittura) per le peculiarità sintattiche e lessicali che può contenere".
La cerimonia della premiazione si terrà alle ore 10,30 di giovedì 16 gennaio 2014 a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, mentre il giorno successivo, 17 gennaio, sarà celebrata come ogni anno la Giornata Nazionale dei Dialetti.
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