"...Insegno Storia della Chiesa e Storia del Cristianesimo, alla Facoltà teologica e all'Università Suor Orsola Benincasa ... mi hanno chiesto di occuparmi di queste cose ...".
Inizia così l'intervista che Mons. Mario Santo Iadanza ci ha concesso qualche giorno fa.
Volevamo parlare del Duomo e delle scoperte archeologiche rivelate dagli ultimi lavori di ristrutturazione e non potevamo scegliere voce più autorevole.
Dopo aver preso i primi contatti, dunque, abbiamo per prima cosa visitato gli scavi archeologici che sono nei sotterranei della Cattedrale.
I lavori di restauro di cui ci interessiamo furono avviati nel 2005 durante l'episcopato di Mons. Serafino Sprovieri, che per quindici anni era stato Arcivescovo di Benevento.
Nel 2006 lasciò l'incarico portando con sé il rammarico di non aver potuto consegnare al suo successore una "cathedra" visto che, appunto, erano in corso i lavori di restauro.
Ed in occasione della riapertura al culto della cattedrale, nel suo saluto per l'avvenimento, ricordava i momenti difficili attraversati "... dalla bella Cattedrale, ridotta sul finire del mio servizio episcopale ad un antro di macerie ...".
In realtà è proprio grazie a lui e sotto il suo episcopato che si era dato inizio ai lavori di restauro che si sono poi rivelati molto importanti sia per le scoperte archeologiche nei sotterranei del Duomo sia per la restituzione alla città di una Cattedrale più splendida e maestosa che mai.
I lavori sono continuati, come si sa, sotto l'episcopato di Mons. Mugione ed hanno dato luogo ad una serie di iniziative volte non solo a valorizzare le scoperte già realizzate ma anche a completarle con una serie di ulteriori progetti già avviati ed in corso.
Ed è per questo motivo che abbiamo contattato don Mario Iadanza, per sentire dalla sua autorevole voce, un commento sullo straordinario lavoro che si è reso necessario per arrivare allo status attuale.
Don Mario è il responsabile dell'Ufficio per la Cultura i Beni Culturali e, nella qualità, ha seguito tutti i progetti avviati dalla Curia tra cui ovviamente i lavori relativi al Duomo.
Ci riceve con grande cordialità e familiarità ed è subito chiaro che le cose di cui parliamo sono il suo argomento "preferito".
E ci parla subito delle tante difficoltà incontrate, di ogni genere, a partire ovviamente da quelle economiche.
Ma si ricuora subito quando commenta "... quando ci sono i soldi ma mancano le idee ... si sprecano solo energie... ma quando ci sono le idee e mancano i soldi ... poco male ... prima o poi si trova il modo di realizzarle...".
Ed è forse questa la chiave "vincente" che in questa occasione ha permesso alla Curia di Benevento di realizzare un'opera di così rilevante importanza storica per l'intera città.
Non è stato per niente facile, ed i lavori hanno subito davvero tante alterne vicende, a volte amare perchè accompagnate da commenti difficili e maliziosi da parte dei più distratti e superficiali.
Ma alla fine grazie, appunto, alla forza delle idee, è prevalsa una concreta e fattiva collaborazione tra i soggetti intervenuti, tra cui ovviamente la Curia in prima fila, e poi la Soprintendenza, gli enti finanziatori, i tecnici, gli addetti ai veri e propri lavori di progetto.
Oggi il pavimento del Duomo è stato sopraelevato di circa 30 cm, il sotterraneo è quindi più alto e fruibile, gli scavi archeologici costrituiscono già un primo autentico museo sulla millenaria storia del sito.
Ma i progetti non sono affatto conclusi.
Intanto si continuerà con l'ampliamento del percorso sotterraneo oggi limitato solo ad una parte e poi si procederà al completamento di una serie di progetti già avviati che daranno ancora altre ed importanti testimonianze sulla nostra "nobile" città .
Ma se ne volete sapere di più potrete leggere il servizio integrale sul Duomo sul prossimo numero di TEMA magazine, in edicola a Febbraio.
Per ora potete sentire l'intervista che don Mario ci ha gentilmente concesso, nella quale in cui sì è discusso in modo davvero completo su quanto scoperto nel Duomo ed anche dei tanti progetti già avviati per dare completezza ed ancora più degno assetto a tutte le scoperte ed i ritrovamenti.
Appuntamento a febbraio dunque, con
Sul primo numero di TEMA magazine, ancora in edicola, un servizio sulla Chiesa dell'Annunziata e sugli splendidi tesori che conserva.
Ed anche di questa splendida Chiesa ci ha parlato don Mario!
La chiesa della Santissima Annunziata a Benevento, per intenderci, è una delle chiese più belle ed interessanti della città.
E’ anche una delle chiese antiche più grandi ed insieme all’annesso orfanotrofio, costituiva un complesso di edifici che arrivava fino all’attuale Piazza Guerrazzi, raggiungendo il Convento di San Domenico.
Ancor oggi rimane una delle più grandi e delle più belle della città ed è probabilmente anche la più ricca di opere d’arte, con le sue cappelle, i suoi marmi policromi, gli altari, gli angeli, i dipinti, le statue, gli affreschi.
Dappertutto opere d’arte a testimoniare i trascorsi della grande maestosità e magnificenza che i nostri antenati hanno voluto attribuire a questa Chiesa “laica”, forse oggi un po’ dimenticata ma per niente indomita nella sua bellezza.
Probabilmente ne dovremo parlare ancora...
|