“Le differenze ignorate e la violenza di genere” è il titolo del primo dei tre incontri a cadenza annuale pensati dall’Ordine dei medici e dall’ordine degli psicologi della Campania con il patrocinio Società italiana di Sociologia “nell’obbligatorietà di un costante aggiornamento professionale”, ma anche perché è arrivato il momento di operare una reale rivoluzione culturale che porti alla considerazione della medicina di genere, ignorata fino a non molti anni fa.
Nell’ambito della medicina di genere che non è una branca della medicina al femminile, ma piuttosto un modo trasversale che coinvolge molti ambiti dal sociale al culturale fino all’aspetto meramente economico, si innesta anche la visone della violenza di genere e delle strategie di opposizione ad un fenomeno che sembra essere in costante aumento.
In Italia si è calcolato che un quinto degli uomini in coppia hanno atteggiamenti persecutori o di violenza nei confronti delle loro partner e sempre in Italia, ogni sette minuti c’è uno stupro o un tentativo di stupro.
Numeri enormi che la dicono lunga sul fatto che è finalmente ora di passare dalle parole ai fatti.
L’incontro è stato organizzato da Luciana Ciannella per il 12° appuntamento degli “Incontri all’ordine”.
Sala gremita per un tema sentito e approfondito secondo diverse sfaccettature dalle differenze e di genere nei miti, alla violenza di genere sulle persone LGTB.
Dopo i saluti di Maurizio Iazeolla, l’avvio dei lavori moderati da Luciana Ciannella, psicologa e responsabile del comitato scientifico composto dai dottori Sergio Prozzo, Vincenzo Luciani, Maria Di Carlo, Anna Maria Mollica e Costanza Servodio.
Tanti gli interventi che nella prima sessione hanno visto protagonisti Nicola Sguera, Annarita Frullini e Manlio Converti.
La seconda sessione moderata da Raffaele Sinno e Costanza Servodio ha visto gli interventi, in una tavola rotonda, di Vincenzo Luciani, Alberico D’Auria, Anna Maria Mollica, Maria Di Carlo, Simonetta Rotili, Luisa Paolucci, Angela Maria Grimaldi che si sono confrontati su diversi temi dalle esperienze ambulatoriali agli aspetti sociali, giuridici e amministrativi, alla necessità di metter in rete saperi e competenze.
Bella la veste grafica della brochure informativa ricavata da un’opera del medico artista Giovenale Tresca.
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