“Donne, vicoli e fuoco ( viaggio tra i vicoli dell’animo femminile)” ( LFA Publisher) è la silloge di poesie di Antonella La Frazia che ieri è stata presentata all’Auditorium Il Cilindro Nero di San Giorgio del Sannio.
All’incontro, oltre l’autrice, hanno partecipato Franca Molinaro presidente del Centro di Ricerca Tradizioni Popolari “Grande Madre”, Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio, Cosimo Caputo, dirigente della Biblioteca Comunale e poeta, Franco Santucci, psicoterapeuta.
La serata è stata allietata dalla musica della fisarmonica del Maestro Gianni Molinaro, docente di musica presso il Liceo Gaucci di Benevento.
Tanti i presenti ad accompagnare la poetessa nella presentazione del suo libro che scava nelle “vie” del femminile seguendo temi cari come l’amore declinato nelle sua varie forme che è anche forza interiore ed ispiratrice dei versi.
Versi che non sono mai scontati o banali, ma che invece affondano la loro essenza nella sfaccettata molteplicità dei sentimenti dell’autrice che catarticamente affida alla penna “abbandonata per molto tempo e poi prepotentemente tornata ad essere parte della sua vita” i sentimenti di dolore e di angoscia che lasciano, però sempre intravedere uno spiraglio di futuro.
In quarta di copertina un pensiero esplicativo del pensiero dell’autrice: “ La poesia è un frutto che si apre a mostrare la polpa. Poca cosa, ma dolcissima, il senso del frutto stesso”.
“Perché – ha poi spiegato Antonella La Frazia – compito del poeta e far percepire a chi legge gli odori, i sapori, i pensieri di chi scrive. La poesia, infatti non è cosa astratta, ma è quanto mai reale e vicina a tutti!”
Antonella la Frazia è nata a san Giovanni Rotondo (FG) il 20 settembre 1966 da dove si trasferisce in età scolare per ragioni lavorative del padre.
Si ritrova così in Campania a Montella (AV) dove frequenta le scuole dell’obbligo. Già in quel periodo comincia a notarsi la sua vena artistica con i suoi primi scritti di bambina e il suo interesse per la recitazione e il teatro.
Si trasferisce da Montella all’inizio delle scuole superiori per andare nel paese d’origine del padre, San Giorgio del Sannio (BN), dove vive tutt’ora.
Durante gli anni di scuola superiore comincia a scrivere le sue prime vere poesie attratta da poeti come Montale, Ungaretti, Quasimodo ma volentieri si accosta a Gozzano. Finiti gli studi si sposa, ma la vita gli riserva forti sofferenze. La perdita della sua prima figlia ancora piccolina, le fa dimenticare la poesia.
A ciò seguono varie vicissitudini che le “bruciano” la voglia di scrivere.
Ormai cinquantenne ha ritrovato se stessa e la sua poesia che racconta le varie sfaccettature del dolore della vita, la bellezza della natura e la forza dei sentimenti, raccogliendo numerosi riconoscimenti a premi letterari in pochi mesi.
La sinossi: La poesia di Antonella La Frazia è fatta di ritmi e pause scandite da anafore e spesso da figure assimoriche. Poesia innovativa dal sapore "d'antico" su di una struttura moderna, in cui ogni parola ha un suo ben studiato significato, pur essendo comunque una poesia istintiva.
Le metafore e le similitudini si rincorrono nei versi, all'apparenza semplici, ma che ad un'attenta lettura si stratificano in vari significati.
Ci troviamo di fronte a un nuovo stile di poesia, un affiatato incontro fra poesia classica ed ermetica.
Poesia vibrante di emozioni, carica di pathos e reminiscenze, a volte nostalgica o incantata per la bellezza del creato, sentimenti che quasi si toccano in acquerelli di parole, sempre venati da una nota di malinconia.
Qui per acquistare il libro: www.ibs.it/donne-vicoli-fuoco-viaggio-fra-libro-antonella-la-frazia/e/9788899972165
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