“Scritture in-colte. Testimonianze di strumenti per la comunicazione” è il titolo della mostra inaugura nel pomeriggio di oggi al Museo diocesano di Benevento alla presenza del sindaco Clemente Mastella, dell’assessora alla cultura Rossella del Prete, di Don Mario Iadanza, Responsabile dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali e dell’arcivescovo Felice Accrocca. La mostra che rientra in “Longobardi in vetrina” promosso dall’Associazione Italia langobardorum ( iniziativa che verrà presentata il prossimo 29 gennaio a Roma) dà indicazione dei mezzi di comunicazione dal passato e offre la possibilità di visionare le immagini delle formelle che costituiscono la Janua Maior della Cattedrale, le notazioni musicali del canto Beneventano e la comunicazione per immagini degli Extultet. “Una mostra attraverso la quale si vuole far conoscere il molteplice linguaggio della chiesa attraverso i secoli – così Monsignor Accrocca - e al contempo parla dei come la chiesa beneventana di cui quest’anno ricorre il 1050 esimo anniversario dell’elevazione ad Arcidiocesi metropolita, ha fatto in ambito culturale”. “Due sale in cui abbiamo allestito le testimonianze di comunicazione del nostro passato – ha dichiarato Don Mario Iadanza - e che sono testimonianza viva della nostra Chiesa”. “La mostra – per Rossella Del Prete- ci dà finalmente la possibilità di agire nell’ambito di Italia Langobardorum, di cui il comune di Benvente detiene, fino al 2019, la vicepresidenza. Un eccezionale strumento di conoscenza che fino ad oggi non era mai stato sfruttato. Immaginiamo, quindi, di organizzare eventi futuri e di poter ospitare i membri dell’associazione per proficui scambi culturali”. Il nuovo progetto dell’Associazione Italia langobardorum, di cui il Comune di Benevento è parte attiva, s’intitola “Longobardi in Vetrina” e sarà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 29 gennaio. Si ricorda che “la collaborazione e la sinergia tra i musei sono favorite da scambi temporanei di reperti, articolati in esposizioni tematiche, tra musei della rete del sito Unesco (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Fiuli, l’Antiquarium di Castelseprio, il Museo di Santa Giulia di Brescia, il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, il tempietto di Campello sul Clitumno, il Museo Diocesano di Benevento, i Musei Tecum di Monte Sant’Angelo) ed atre sette musei presenti sul territorio nazionale. Gli scambi tra i musei, le mostre temporanee e le attività culturali di supporto sono potenziate anche da una mostra virtuale online realizzata con MOVIO (www.longobardinvetrina.it) e da un catalogo unico, caratterizzando questo progetto come la prima mostra diffusa a livello nazionale, intesa come insieme di mostre sulla cultura Longobarda; la più grande per estensione territoriale e coinvolgimento di istituzioni e di patrimonio storico-archeologico”. La mostra è stata curata dal Comune di Benevento, in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, Don Mario Iadanza con gli interventi dell’architetto comunale Pasquale Palmieri, referente tecnico per Italia langobardorum, e dell’arch. Riccardo D’Uva di Arguzia S.r.l.
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