Splendida interpretazione di Enrico Loverso che sul palco del San Marco, nell’ambito della rassegna Invito al Teatro promossa da Giambattiosta Assanti, ha proposto uno dei classici pirandelliani, "Uno, Nessuno, Centomila". Vitangelo Moscarda che vive di rendita grazie alla ricchezza della famiglia, in un giorno qualunque riceve una critica sul suo naso: è il la per dare il via alla scoperta che ogni persona indossa mille maschere diverse e che nessuno è in realtà Uno, ma ognuno incarna i tanti personaggi attrverso i quali gli altri ci guardano finendo, in realtà, per diventare nessuno. Nel tentativo di abbattere le tante maschere Moscarda finirà per essere considerato pazzo da chi lo osserva, ma solo così finendo perfinno per indossare la maschera del marito infedele, riuscirà ad arrivare alla sua reale essenza. Su una scena scarna, sul palco un paio di cubi, alle pareti semplici cornici, il messaggio universale di Pirandello: l’uomo alla ricerca del suo essere dovrà ritrovare il suo “Uno“ più vero. Un monologo con chiaro accento siciliano che ha dato vita ai tanti personaggi, la moglie Dida, il il povero pazzo Marco Di Dio, sua moglie Diamante, Anna Rosa (che la gente pensa essere sua amante), Quatorzo e Firbo, i funzionari di banca e perfino la gente, tutti simpaticamente immaginati sul palco per ricevee l’applauso finale e tutti intorno a Vitangelo, Gengè lo chiamava sua moglie, sempre più preso dalle sue congetture: Lo spettacolo ha ricevuto il “Premio Delia Cajelli per il Teatro”, nell’ambito della Seconda Edizione delle Giornate Pirandelliane, promosse dall’associazione Educarte in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento e ha vinto il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione e la migliore regia: A Fine serta a Enrico Loverso il premio che Giambattista Assanti, questa volta in collaborazione con la Provincia di Benevento, ha fatto consegnare dall’avvocata Rosetta di Staso, “la prima abbonata alla rassegna”. Poi Loverso non si è sottratto al pubblico al quale ha concesso selfie e chiacchiere. Poi l’annuncio delle prossime messe in scena: rimandato ad aprile l'appuntamento con Paola Quattrini per evitare sovrapposizioni nell’intensa progrmmazione culturale del 2 marzo; confermato il 16 marzo l’incontro con Roul Bova in “Il Generale” liberamente tratto da “Un papà con gli alamri”dei fratelli Dalla Chiesa e anticipato il nome dell’incontro di aprile, l’appuntamento sarà con Enrico Montesano.
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