mer 13-03-2019 14:43, n.12086 - letto 6613 volte
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“Un marito” di Michele Vaccari, proposto al Premio Strega da Marcello Fois
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Per la rubrica Letto per voi
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di Elide Apice
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Un amore di quelli che superano il tempo e le avversità. È l’amore che da tanti anni lega Patrizia e Ferdinando, i protagonisti di un marito (edizioni Rizzoli), libro di Michele Vaccari, recentemente proposto al Premio Strega 2019 da Marcello Fois. Gestiscono una rosticceria a Marassi, un luogo noto a tutti per i piatti tradizionali, la cura della cucine che è tutta opera di Patrizia. Ferdinando preferisce stare a contatto con i clienti che sono tanti e portano benessere in una famiglia che sembra non aver altro interesse che il lavoro e che non è mai riuscita a fare nemmeno un giorno di vacanza presa dall’attenzione alla propria attività. La soglia dei 50 anni di Ferdinando gli fa nascere il desiderio di qualche giorno di vacanza e nonostante la ritrosia di Patrizia, riescono finalmente a recarsi a Milano, così vicina a Marassi, per un weekend alla ricerca delle bellezze della città e soprattutto alla ricerca di tranquillità. Come annunciato già nella sinossi, un attentato distrugge ogni sogno, di Patrizia non resterà che solo il ricordo. E’ l’inizio di un tunnel che sembra essere senza fine. Ferdinando non si rassegna all’idea, non vuole creder possibile quanto avvenuto… solo un caso e lui si è salvato protetto dal tavolino di marmo di un locale e lei si è come volatilizzata e a nulla serve la vicinanza di suo cognato, dei nipoti, dei clienti che nonostante l’assenza di Patrizia gli stanno vicino. Il pensiero è solo per Patrizia e la mente annega nei sensi di colpa. Il libro, di rara potenza, analizza un rapporto di coppia consolidato dalla routine che sembra dare conforto e sicurezza a entrambi, si sofferma su spiegazioni dettagliate di luoghi, ma anche delle pietanze della tradizione ligure che Patrizia arricchisce di passione e qualche punta di novità. Un libro che soprattutto riesce a entrare nelle sottili possibilità della mente, a considerare la difficoltà di una vita diversa che fa paura e fa temere per il futuro preferendo la tranquilla, monotona, ma soddisfacente tranquillità di giorni sempre uguali e che avrà un inaspettato epilogo che sa di futuro.
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