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Io voto per la bambina
     
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dom 24-03-2019 19:36, n.12154 - letto 6703 volte

Io voto per la bambina

"La gabbianella ed il gatto", sì ... va bene, però ...

di Enrico Cavallo

Io voto per la bambina !
L'hanno portata al cinema a vedere un cartone animato, "La gabbianella e il gatto", ispirata al famoso romanzo di Sepulveda.
Ricordo, ma solo per chi non lo ha letto, che quel bel racconto era un dolce inno all'integrazione, questa volta addirittura fra razze diverse.
La gabbiana madre, ormai morente, affida il suo uovo, tutto quello che le rimane della vita, ad un gatto perchè ne abbia cura e provveda a dare un futuro alla gabbianella che nascerà.

La gabbianella vede nel gatto la sua guida che la seguirà fin quando non spicca finalmente il volo, aiutata nell'impresa dall'improbabile banda di gatti che si adopera per rendere più gradevole la convivenza con la nostra gabbianella.

Ma la bambina, poco più di 4 anni, non ha retto nemmeno all'incipit del film.
La morte della gabbiana madre non è cosa tollerabile, è voluta uscire dal cinema, piangendo.
"Non piango per la storia del cinema ..." sostiene - mentendo spudoratamente alla madre "... piango perchè ho un forte mal di denti ...".
Altra generazione, altra vita, altri valori !

A noi, quelli della mia generazione, le favole ce le raccontavano forse per abituarci fin da piccoli al mondo crudo e brutale che avremmo poi incontrato nella vita di tutti i giorni.
A partire da Pinocchio, che non sapeva nemmeno che esisteva la figura della mamma figurarsi se ne poteva mai avvertire la mancanza.
Pinocchio, per la precisione, ai nostri occhi era un gran maleducato, uno sfrontato che ne combinava di tutti i colori, nessuno di noi poteva mai pensare alle "bravate" di quel monello.
Ma quelle che Pinocchio subiva erano violenze che nessun ragazzo della mia età conosceva.

Gli facevano fare il cane da guardia con tanto di catena al collo, lo trasformavano in un asino, lo gettavano a mare per ucciderlo e venderne la pelle, lo derubavano, lo truffavano, lo trasformavano in un animale da circo, lo riducevano in schiavitù nella mani di Mangiafuoco.

Un susseguirsi di brutalità insomma che nessuno di noi subiva davvero nella vita reale e che, forse nelle intenzioni dell'autore, avrebbero aiutato a farci crescere diffidando degli estranei, dei malintenzionati, a diventare bravi ed accorti con si addice ai ragazzi per bene.

Non era andata poi tanto meglio a Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, ma l'insieme dei soprusi, addirittura delle minacce di morte, erano per me una cosa ingiusta ed incredibile.


Insomma io voto per la bambina.

Nel suo mondo non ci possono essere gabbiane che muoiono senza conoscere la gabbianella che sta per nascere, tutto il resto della storia poco importa, e a me pare molto più giusto che vada proprio così.

La vera storia della gabbiana mamma, dunque, gliela racconto io alla piccola.

Perchè è vero, la mamma gabbiana affida la sua gabbianella al gatto, ma non muore come sembra, era solo ferita e ben presto si riprende e va alla ricerca della sua adorata figlioletta.
Nel frattempo la gabbianella passa la sua infanzia con l'amorevole gatto e la sua splendida comitiva, senza sapere che la sua mamma è ben viva e la sta cercando.

Ma quando la gabbianella spicca il volo viene immediatamente riconosciuta dalla mamma gabbiana che ha un sussulto.

"Gabbianella, gabbianella mia, figlioletta mia cara", grida con tutte le sua forze, ma la gabbiabella non sente perché è troppo lontana.  Però la madre gabbiana non si arrende, continua a solcare i cieli fin quando non la ritrova.
Finalmente !

Anche la gabbianella la riconosce, non l'ha mai vista, ma lo capisce subito che quella è la sua mamma adorata, e via baci, lacrime di gioia infinita, abbracci commoventi.

"Ho lacrimato tutte le lacrime" dice la mamma e "ti amo troppo mamma, ti amo d'amore e di gioia" risponde la piccola gabbianella, che nemmeno sapeva di avere una madre gabbiana.

Ma non dimentica i suoi amorevoli amici gatti e d'altra parte anche loro si commuovono senza vergogna !

Facevano gli smargiassi, non volevano piangere, ma vedere la gioia della loro piccola amica per aver ritrovato la sua vera mamma è una scena troppo commovente ed escono tante lacrime di gioia anche a loro.
Sono troppo felici perchè la gabbianella ho trovato la sua vera madre ma temono che la loro piccola amica se ne vada per sempre e loro non la rivedranno mai più.

Ed allora la mamma gabbiana e la piccola gabbianella si trasferiscono definitivamente proprio a casa del gatto e dei suoi amici, per vivere tutti insieme mille nuove avventure.

E vissero tutti felici e contenti.
 

Ecco, così va meglio.
Sono sicuro che questa storia piacerà di più alla piccola.



la foto è prelevata da Wikipedia

 
 


 

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