I saluti di Maria Buonaguro, presidente dell'Associazione "Amici dell'Accademia" e l’introduzione di Marcella Parziale per l’Accademia di Santa Sofia hanno dato il via all’incontro con Mario Iadanza per la conversazione storica su “I rotoli di Extultet”. Poco più di un’ora per una lectio che nonostante il tema trattato ha affascinato i presenti, in tanti, come sempre, a Santa Sofia, per un appuntamento di grande spessore culturale. Prima la contestualizzazione storica del periodo in cui gli Extutelt furono ideati, “intorno al X secolo, epoca in cui l’ignoranza di buona parte della popolazione, rese necessario comunicare per immagini e simboli”. Ecco, quindi i Rotoli, la cui lunghezza poteva raggiungere i 10 metri, che venivano usati in particolari occasioni come la veglia pasquale. “Trentadue i rotoli che ci sono pervenuti - ha spiegato Don Mario Iadanza – I più antichi esemplari prodotti a Benevento si riferiscono all'epoca di Landolfo I, vescovo tra il 969 ed il 982”. Poi la spiegazione dettagliata del più antico tra i ventotto, realizzato tra il 985 ed il 987. “Era destinato all'Abbazia di monache di San Pietro fuori le mura o San Pietro Maggiore, in località Gran Potenza, nei pressi del fiume Sabato, un'Abbazia fondata intorno al 675 da Teodorata, detta la Teodolinda del Sud, donna forte, colta e dotata di grandi capacità”. Il monastero che cessò di essere attivo nel 1294 era dotato di una fornita biblioteca utilizzata per gli studi delle monache. Il Rotolo fu commissionato da Giovanni il presbitero che amministrava l’Abbazia e una prima menzione del rotolo si ha intorno al 1776. “Anche i rotoli hanno una storia complessa - ha spiegato Iadanza – questo in particolare era stato portato a Capua, nel 1300, dall'arcivescovo di Benevento Giovanni da Capua e fu il governatore Stefano Borgia che lo Fu poi acquistato o donato ad uno studioso che lo diede poi definitivamente alla Biblioteca Vaticana dove ancora è conservato".
Il prossimo appuntamento è con Cristiano Burato con l’esecuzione integrale dei I notturni di Chopen, il 27 e il 28 aprile prossimi.
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