L’ultimo saggio del giornalista e scrittore Nico De Vincentiis, “In cammino tra le
parole – Comunicazione e missione in una società turbo” (310 pp. Campus edizioni –
Aessegrafica), affronta analiticamente la trasformazione della comunicazione e
dell’informazione che segna la costante e progressiva retrocessione del valore
profondo delle parole. Esse sono diventate protesi elettroniche che arrivano prima e si
sostituiscono allo stesso messaggio.
La “mediamorfosi” sconvolge la modalità dei rapporti consentendo grandi
opportunità ma anche un diffuso senso di solitudine sociale. Giornali, tv, social
network, insieme all’utilizzo compulsivo di tablet e smartphone, rappresentano la
zattera virtuale per attraversare la società della fretta. E’ in questo clima che si
costruiscono la politica e l’economia, si matura e si diffonde la fede religiosa, si
condividono le attese e le speranze, si rimodella il ruolo del giornalismo. Alcuni
capitoli del testo sono dedicati alle parole della politica che si trasformano in politica
delle parole, in “partiti azienda” della comunicazione. L’autore mette a confronto le
varie teorie e analizza aspetti inediti e attuali del fenomeno.
“La società dell’informazione garantisce maggiori possibilità di scambiare notizie in
tempo reale, comunicare con centinaia di persone, connettersi con più strumenti
informativi, tanto da rischiare una vertigine da eccesso – sostiene De Vincentiis -. Ma
questa potenzialità non corrisponde a una incentivazione al rapporto comunicativo
perché mentre cresce la potenza informativa diminuisce la capacità di interazione e
aggregazione sociale. I legami forti della comunicazione vengono sostituiti dai
legami deboli dell’informazione in tempo reale”. Questa rivoluzione crea dipendenza
e la comunicazione immediata pervade tutti i prodotti culturali, compreso il
messaggio religioso. Parte del testo è infatti dedicata alla comunicazione sociale della
Chiesa cattolica. Questo particolare segmento della “comunicazione turbo” viene
affrontato in maniera dettagliata, compreso il racconto di un’esperienza che, alla fine
degli anni ’90, caratterizzò, con accenti particolarmente creativi, l’impegno
missionario dell’arcidiocesi di Benevento nella storia e nell’attualità.
Quell’esperienza ruotava intorno a una rivista, “Tempi nuovi”, esperienza di sinodo
in versione editoriale, e costituì un laboratorio, recepito a livello nazionale, per un
diverso e moderno utilizzo dei mezzi di comunicazione sociale. La prefazione al
saggio di Nico De Vincentiis è stata scritta da Massimo Enrico Milone, direttore di
“Rai Vaticano”
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