emozioni, informazioni e commenti su teatro, cultura, arte, società 

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Il mio contributo per la campagna voluta da Giulia Caminito e e Annalisa Camilli per denunciare e nominare la #violenzadigenere
     
        _________

mar 06-02-2024 22:01, n.14328 - letto 188 volte

Il mio contributo per la campagna voluta da Giulia Caminito e e Annalisa Camilli per denunciare e nominare la #violenzadigenere

Aderiscono scrittrici e giornaliste

di Elide Apice

Violenza di genere, violenza contro le donne, femminicidio. Parole vuote se al loro riconoscimento non si attiva anche un deciso cambio, quella rivoluzione culturale così tanto invocata e così difficile da realizzare.
Troppo forte e radicato ancora èil patriarcato e purtroppo anche in molte donne, trasversalmente ai luoghi e al censo.
Da dove iniziare? Complesso dirlo in poche parole ma decisamente a partire dalle famiglie dove devono necessariamente essere abbattuti gli stereotipi di genere e deve essere attuata una reale educazione inclusiva in cui non ci si vergogni (o peggio si giustifichi) se un figlio venga invitato a rifarsi il letto o a passare l’aspirapolvere, a stirare o cucinare come normalmente si fa con le figlie.
Poi la scuola che dovrebbe sempre più aprirsi ad una reale e efficace educazione affettiva che sia naturalmente inclusiva e porti al rispetto di tutti e tutte.
Ancora troppo vivo il ricordo di una pessima esperienza in un istituto superiore cittadino dove con la responsabile di un centro antiviolenza siamo intervenute in occasione del 25 novembre.
Ebbene, il responsabile di plesso ci attaccò perché, a parer suo, le nostre parole erano portatrici di malessere per le studentesse (e non per gli studenti), invitandoci più o meno celatamente a non mettere più piede in quella scuola.
La società, infine, è responsabile di molti, troppi messaggi sbagliati: pubblicità fuorvianti, programmi radiotelevisivi dal dubbio valore culturale che mettono al centro “l’oggetto” donna, i social con i mille messaggi nemmeno tanto subliminali che propongono il predominio dell’apparire e non dell’essere.
A volte mi sento in una spirale senza senso, ho la percezione che le lotte degli ultimi 40 anni e le rivendicazioni di diritti (che pur hanno prodotto nuove normative) stiano ritornando al nulla.
A volte penso che “tutto cambia per non cambiare mai davvero” e lo penso a ragion veduta.
La ragazzina trovata a piangere sconsolata sui gradini di casa che mi ha confessato di aver sbagliato tutto perché “non ha rispettato” il suo fidanzato che le aveva proibito di andare alla festa di compleanno della cugina (parliamo di ragazzi e ragazze intorno ai 14 anni), ne è testimonianza.
E non era la prima volta, nel recente passato lui le aveva proibito di uscire con le sue amiche e perfino una pizza con i genitori era stata motivo di litigio.
“Si è giustamente arrabbiato” mi ha detto tra le lacrime perché lei aveva osato disobbedire.
Ho una sola domanda nei sentimenti contrastanti che accompagnano queste mie parole, pur nella consapevolezza che oggi più che mai l’impegno è ancora alla lotta per rivendicare effettive, reali pari opportunità: “Dove abbiamo sbagliato?”

articolocontrolaviolenzadigenere
#rompiamoilsilenzio #unite @uniteazioneletteraria
Questo articolo è parte di una campagna cui hanno aderito scrittrici e giornaliste italiane per denunziare la violenza di genere


 
 


 

0,1767
letto 188 volte
0 commenti
chiudi
stampa solo testo
stampa anche le foto
 copia questo link
 
 
Condividi su Facebook
   

 

 


Potrebbero interessarti anche ...

Andrea Obiso violino solista con l’OFB, 19 maggio 2024
Sul podio del Teatro comunale la direttrice Keren Kagarlitsky

Enrico Cavallo, n.14422 18-05-2024
letto 48 volte
, tags comunicati

RACCONTI PER RICOMINCIARE 2024
Al Mulino Pacifico, dal 22 al 26 maggio 2024

redazione, n.14421 17-05-2024
letto 7 volte
, tags comunicati

PREMIO INTERNAZIONALE DI PITTURA “L’importanza delle radici- Omaggio a Massimo Rao”
La presentazione il prossimo 11 maggio

redazione, n.14420 11-05-2024
letto 38 volte
, tags comunicati

Maggio d'Autore: si presenta "Quintessenza" di Adriana Pedicini
Lunedì 13 maggio nella sala del Teatro antico di Palazzo paolo V

redazione, n.14419 11-05-2024
letto 91 volte
, tags comunicati

La vita è anche un’altra cosa, 10 maggio Mulino Pacifico
Ultimo appuntamento della rassegna Obiettivo T

redazione, n.14417 08-05-2024
letto 42 volte
, tags comunicati

The Strings of Rock, Sabato 11 maggio ore 20
L’Accademia di Santa Sofia al Sant'Agostino

redazione, n.14416 08-05-2024
letto 83 volte
, tags comunicati

GENTE DI BENEVENTO, due volumi di Giuseppe De Lorenzo
Sabato 11 maggio la presentazione al teatro COmunale

redazione, n.14414 06-05-2024
letto 52 volte
, tags comunicati

Gianni Ghiselli - Tramonta l’umanesimo quale amore dell’umanità
Giovedi 9 maggio, Auditorium del Cesvob con l'AUSER

redazione, n.14413 06-05-2024
letto 18 volte
, tags comunicati

Sebastian Jacot e l’OFB in concerto
Il primo flauto dei Berliner Philharmoniker al Teatro comunale di Benevento

redazione, n.14411 03-05-2024
letto 37 volte
, tags comunicati

Marginali esistenze
Il 10 maggio la presentazione del libro di Amerigo Ciervo

redazione, n.14410 02-05-2024
letto 44 volte
, tags comunicati




______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
  Condividi su Facebook