C'è un mistero che circonda l'Arco Traiano e di questo si è parlato nel corso dell'incontro che Isidea ha organizzato alla Biblioteca Provinciale con un percorso che ha coniugato ricerca, multimedialità e letture e ha permesso di approfondire un argomento mai troppo analizzato: sulla sommità dell'Arco Traiano c'era o non c'era la famosa quadriga?
Un disegno recentemente riscoperto dal bibliofilo Rosario Del Vecchio, realizzato dal Barozzi, noto artista italiano, risalente al 1562 riapre il dibattito sulla possibilità dell'esistenza della famosa quadriga affiancata probabilmente alle statue di Traiano e Plotina, ritrovate poco distante dall'Arco Traiano.
La struttura doveva naturalmente rappresentare il trionfo dell'Imperatore Traiano e la sua esistenza potrebbe essere maggiormente confermata dal ritrovamento di sesterzi che rappresenterebbero appunto l'arco di Traiano sormontato dalla quadriga.
"Abbiamo numerosi esempi in tutto il mondo, ad esempio a Brandeburgo, Parigi, Bruxelles, Mosca – ha spiegato Del Vecchio – che ci danno indicazioni su come potesse essere realizzata una quadriga ".
All'incontro moderato dal presidente di Isidea Rito Martignetti, hanno partecipato oltre Rosario Del Vecchio che ha anche mostrato delle slide riguardanti un suo studio sull'evoluzione delle rappresentazioni dell'Arco Traiano nel corso dei secoli, e il professore Marcello Rotili che ha parlato delle difficoltà di una ricerca archeologica, vistio i diversi rifacimenti che hanno portato la sommità dell'arco addirittura a diventare una sorta di mansarda oltre che ad accogliere una tettoia.
"Non conosciamo le fonti degli artisti, ma le monete la dicono lunga sulla quadriga, sappiamo che sull'Arco c'era sicuramente qualcosa, molte cose tornano, altre no, ma continueremo a cercare.
Sarebbe interessante in occasione dei 1900 anni dell'Arco Traiano, realizzare una rappresentazione multimediale che ci faccia effettivamente veder come potesse essere la quadriga.
Studi approfonditi potrebbero portare alla scoperta degli eventuali agganci della quadriga. Certo che la moneta è probabilmente la testimonianza più a favore della sua esistenza suffragata anche dal ritrovamento delle statue che ora sono conservate al Museo del Sannio, a poca distanza dall'Arco".
Il mistero, quindi non è stato sciolto, ma tante sono le suggestioni che il convegno ha lasciato tra i presenti, tra i quali il vicesindaco e assessore alla Cultura Raffaele Del Vcchio che si è detto favorevole, tra l'altro, allo spostamento della statua di Traiano dalla Rocca dei Rettori all'Arco Traiano, suo naturale luogo di collocazione.
“Va dato atto a Rito Martignetti - ha continuato Del Vecchio - che la sua attenzione per i monumenti e le bellezze architettoniche della città sono testimonianza di un interesse notevole per i beni culturali, interesse che non possiamo non appoggiare. Riguardo l'Arco, speriamo che la Soprintendenza risolava il problema del 'cappellino' che toglie dignità al monumento che festeggia i suoi 1900 anni”.
Assente la soprintendetnte Luigina Tomay che ha rimandato all'autunno il suo intervento in attesa dello studio sulle infiltrazioni di acqua e sul sistema di canalizzazione delle acque piovane all’interno dell’Arco.
In apertura Carmen De Luca per la cooperativa Areca ha fatto visionare un estratto dei video che, anche in lingua LIS, vengono proiettati sui cinque schermi all’interno di Sant'Ilario a Porta'Aurea.
Emi Martignetti e Alfonsina Colarusso hanno letto significativi brani esplicativi di come effettivamente la quadriga potesse essere stata alla sommità dell'Arco.
Alla fine dell'incontro è stata avviata una raccolta di firme per chiedere al sindaco lo spostamento della statua di Traiano di fronte all'Arco per concretizzare il progetto di Zazo raccontato in un libro di Giovanni Fuccio e Mario Pedicini, nell'ottica che "valorizzare i beni culturali non deve essere una necessità, ma un dovere".
Ai presenti è stato distribuito, a cura di Isidea, un documento a tiratura limitata sulla stampa ritrovata riportante anche un brano inedito, “Visioni”, di Rosario Del Vecchio.
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