Va in scena questa volta un viaggio nella nostra cultura storica, per rivivere gli anni dell'immediato dopoguerra.
L'occasione è la "Festa di matrimonio" che racconta un po' degli usi e nei costumi dei nostri territori, nella diversità che esiste pur nel raggio di pochi chilometri e si riscontra nella lingua, negli accenti, nei modi di coltivare la terra o di potare la vite.
E' un po' sulla falsariga dei documentari che la prima tv di stato portava nelle case di tutti e faceva conoscere realtà "provinciali" a volte del tutto misconosciute.
Lo strumento dello "spettacolo teatrale" per parlare dello "sposalizio" come lo facevano i nostri conterranei negli anni passati, a su volta si ispira ad antiche forme di rappresentazione teatrale incentrate sulla celebrazione delle nozze, con inevitabili imprevisti.
Lo spettacolo prevede l’ingresso in scena degli sposi, dei genitori, dei testimoni di nozze e degli invitati, interpretati proprio dagli stessi spettatori.
Si rivivranno i cerimoniali in uso fino a qualche decennio fa, con l'accompagnamento di canti e danze tipici del periodo, intervallati dalle degustazioni delle pietanze che si concluderanno con il taglio della torta e la distribuzione dei confetti.
Negli anni 40-50 ci si sposava quando si era ancora giovani: lo sposo aveva circa 25 anni, un’età considerata matura per mantenere una famiglia e la sposa 16-19.
E così vedremo i nostri "sposi", nella splendida cornice dell'Azienda Agricola Casaldianni, in Circello.
Si estende per oltre 300 ettari su un corpo unico a forma triangolare, tra il fiume Tammarecchia ed il vallone Chiusolano.
Anticamente apparteneva al duca Vincenzo Di Somma, che la donò all’Ospedale Rummo di Benevento, purchè fosse garantita assistenza sanitaria ai circellesi, riservando loro alcuni posti letto nel nosocomio.
Poi è stata affidata alla provincia, che, a sua volta, ha dato in gestione a qualificati gruppi privati una parte del terreno.
Al centro dell’azienda si trovano una fattoria agrituristica ed il Consdabi (Consorzio per le Biotecnologie Innovative).
Sull’ampia area sono distribuiti 18 casolari rurali, un tempo usati come abitazione delle famiglie contadine che vivevano e lavoravano sul posto.
L’ambiente ha conservato le sue caratteristiche naturalistiche.
Festa di Matrimonio
con Antonio Intorcia, Rosario Giglio, Massimo Pagano, Concetta Affannoso Amicolo, Carlotta Boccaccino, Enzo Fallarino, Celeste Mervoglino, Paola Fetto, Carlo Oropallo, Michelangelo Fetto e con i musicisti: Ciro Maria Schettino, Roberto Polcino.
Documentazione Fotografica Davide Visca
Appuntamento, dunque, a sabato 16 marzo e domenica 17 marzo 2013.
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