Una breve performance, l'attraversamento de “Il Mercante di “ di Shakespeare per dare poi spazio al dibattito per confrontarsi sul sentito tema degli spazi teatrali in cittè.
Simbolico il luogo scelto da Peppe Fonzo, lo spazio antistante il Teatro San Nicola, perché dopo le note vicende legate alla recente alluvione si è trovato di fronte alla mancanza di un luogo dove poter tenere i laboratori e al conseguente intervento dell'allora assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio che aveva, di concerto con l'amministrazione comunale concesso del Piccolo Teatro Libertà fino allo scorso 30 giugno.
"Ringraziamo la passata amministrazione - ha dichiarato in apertura di i Peppe Fonzo - ma ora siamo nuovamente nell'impossibilità di proseguire i nostri laboratori e programmare la rassegna teatrale per il prossimo anno. Ecco perché l'idea di "una giornata per la memoria dei teatri" per fare in modo che si accenda un faro su questo problema e cercare di agire in sinergia con il nuovo assessore".
Assoluta disponibilità per Oberdan Picucci, neo assessore alla cultura che ha approfittato di questo incontro per conoscere alcune delle realtà culturali presenti in città "Sono aperto ad ogni confronto - ha dichiarato Picucci - voglio conoscere a fondo lo stato dei teatri in città e per qursto già dai prossimi giorni provvederò a delle verifiche per valutare i danni, definire i lavori da fare e cercare di intercettare i fondi con i quali agire”.
"Sono per la valorizzazione delle professionalità presenti sul territorio e per il recupero del patrimonio culturale - ha continuato Picucci - lavorerò in questo senso d anche nell'appoggio anche dell'opposizione, vista l'importanza dei temi affrontati".
Tanti i presenti in rappresentanza di diverse associazioni, da L@p Asilo 31 con Alessandro Tucci e Pietro Pagliarulo. a Il Giardino di Oren, “il Bambino Incompreso”, la “Solot” , “Motus”, “Exit Strategy”, la “Biblioteca beni del territorio”, “Teatri e Culture”, la costituenda associazione “Culture e Letture”, il Fai con Patrizia Bonelli e Francesca Ocone, il Fai Giovani con Mirko Di Fonzo, la Filarmonica di Benevento, la Compagnia di Balletto di Benevento con Carmen Castiello, Angelo Miraglia e il suo teatro di strada, mentre Gianfranco Ucci, fuori città, ha fatto pervenire i complimenti a nome personale e del movimento la Città di tutti, per “l'intelligente provocazione”.
Tra il pubblico Gennaro Del Piano, il già sindaco Antonio Pietrantonio, Nicola Sguera, Nazzareno Orlando, Maria Luara Simeone, Piergiorgio Romano e tantissimi cittadini tra i quali Graziella Luongo che ha fatto leggere una sua poesia dedicata al teatro.
I complimenti agli allievi del laboratorio teatrale di Peppe Fonzo, non è stato facile "attraversare" i pensieri di Shakesperare nelle condizioni in cui si sono trovati a lavorare, non è stato facile essere costanti in un lavoro cha ha bisogno di spazi e di tempi giusti, ma loro ci sono riusciti.
Con l'utilizzo di poche parole chiave, ma che parlano di sentimenti, hanno idealmente tenuto insieme le varie scene attraversate dal sottile fil rouge dei sentimenti. Tutto è in Shakespeare: l'amore, la vendetta, l'odio, la gratitudine, l'avarizia, la misericordia, la passione, la fragilità, la profondità, l'ambiguità, il pericolo, l'illusione e ognuno dei protagonisti ha fortemente rappresentato un sentimento riuscendo nella non facile imprese di unire in una sola essenza l'interprete e il personaggio.
Suggestiva la messa in scena per la scelta degli espedienti scenici, per le musiche, per l'intensità e la passione e
poco importa se lo spazio è stato il sagrato di una vecchia chiesa diventato, poi, una sorta di foyer all'aperto di un teatro e ridotto ora a luogo di degrado e di abbandono.
Certo diverse sarebbero state le suggestioni in uno spazio consono alla messa in scena e ben giunga, allora, l'invito che Michelangelo Fetto ha fatto a Peppe Fonzo che potrà, se vorrà, provare e mettere in scena al Mulino Pacifico l'intera rappresentazione.
Intanto si aspetta e si spera che questa nuova amministrazione possa andare oltre quanto fatto dalle precedenti: aprire i tanti spazi culturali, renderli fruibili, affidarli laddove sia possibile a chi ne ha le competenze e le possibilità, perché, come ha dichiarato lo stesso Peppe Fonzo "Nulla è dovuto, ma tutto deve essere meritato" Solo così si potrà far si che Benevento ritorni con forza ad essere non solo città di teatro, ma anche ed essenzialmente città di teatri.
L’appuntamento è per la seconda giornata della memoria per i teatri perché "La nostra provocazione non si ferma qui" ha affermato Fonzo, ma la speranza è che si prendano realmente dei provvedimenti.