Ho sentito parlare per la prima volta dell’Arcivescovo Accrocca all’inizio dell’anno, quando sì è sparsa la notizia che l’Arcivescovo Mugione si sarebbe ritirato dall’incarico.
Avevo un amico speciale a cui chiedere qualche informazione in anteprima, don Donato - il parroco di un Fragneto Monforte, con cui mi ritrovo sistematicamente negli allenamenti in piscina durante la stagione invernale (frequentiamo lo stesso turno).
Don Donato non ebbe esitazione a rivelare tutto quello che sapeva, che però era quel poco che si trova su internet dove viene descritto come un uomo di grande cultura, impegnato in tanti incarichi nella varie parrocchie nella Diocesi di Latina, professore universitario di Storia della Chiesa medievale e, soprattutto, massimo esperto di San Francesco, dell’ordine francescano, del francescanesimo.
Il riferimento a San Francesco ha portato immediatamente il pensiero al Papa venuto “dalla fine del mondo”, che proprio a quel Santo ha voluto legare il suo apostolato.
E, come ci dirà proprio lo stesso Arcivescovo, effettivamente il Papa ha influito nella sua scelta.
La prima occasione per incontrarlo di persona s’è offerta subito, lo stesso 12 giugno, giorno della cerimonia di “ingresso” in città.
La manifestazione nel Duomo era terminata ma nei pressi dell’altare maggiore c’era un po’ di gente e mi sono avvicinato.
Era l’Arcivescovo che si si intratteneva con i suoi amici di Latina che erano venuti a Benevento proprio per salutarlo in questo primo giorno del nuovo incarico.
Li conosceva tutti, e a tutti riservava parole di affetto e saluti cordiali, in un momento di grande concitazione ma anche di assoluta ed irrefrenabile commozione che ha toccato tutti, me compreso, ultimo arrivato in un gruppo di personeche non conoscevo nemmeno.
D’altra parte quelli erano la sua “famiglia”, quelli delle sue varie parrocchie di Latina ed era ben comprensibile come da un lato e dall’altro si vivesse con grande tristezza ma anche con grande gioia quell’ultimo momento prima del distacco.
Ora quella famiglia s’è allargata all’intera città di Benevento, che il nostro Arcivescovo ha immediatamente fatta sua, innamorandosene a prima vista (sono parole sue !).
E la città lo ha già ricambiato con affetto, e quando se ne va in giro per il “Corso” la gente lo riconosce, lo ferma, parla con lui, stringe amicizia e lega subito senza problemi.
D’altra parte Mons. Accrocca è un Arcivescovo giovane, aperto, pronto al dialogo in mezzo alla gente, pieno di entusiasmo, ancor più per la consapevolezza che un incarico così importante sia dovuto anche alla mano del Papa Francesco in persona.
La decisione di intervistarlo è venuta proprio nel vederlo in mezzo alla sua gente di Latina, proprio perché quei modi cosi cordiali, sereni, affettuosi, tanto da commuovere anche me che lo vedevo per la prima volta, meritano di essere conosciuti anche da chi non ha la possibilità di incontrarlo di persona.
E lui ci ha assecondato con grande pazienza, e ci ha dato l’intervista che pubblichiamo per intero su Tema Magazine che sarà in Edicola ad inizio agosto.
L’intervista video la mandiamo subito, qui su teatrieculture.it, così tutti avranno modo di conoscerlo un po’ più da vicino, e vedranno i suoi modi gentili, come parla, come si muove, come sorride.
E’ il nostro nuovo Arcivescovo, studioso appassionato di San Francesco da oltre trent’anni, uomo di grande cultura, di grande cuore, dai modi cortesi, disponibile.
Ed ha abbracciato la città di Benevento come fosse stata sempre sua, pur senza dimenticare ovviamente la sua terra, le sue parrocchie, la sua gente, le sue abitudini, i suoi prestigiosi incarichi accademici che ha dovuto purtroppo lasciare.
E Benevento lo ha già accolto con grande cordialità, e non poteva essere altrimenti.