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“Come difendersi dalla bontà ed esercitare un sano egoismo” di Gioconda Fappiano
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mer 12-06-2019 11:08, n.12396 - letto 6623 volte

“Come difendersi dalla bontà ed esercitare un sano egoismo” di Gioconda Fappiano

Per la rubrica Letto per voi

di Elide Apice

E’ un libro che mette al centro il tentativo di difesa dal buonismo troppo spesso esercitato senza richiesta, è “Come difendersi dalla bontà ed esercitare un sano egoismo” di Gioconda Fappiano, recentemente presentato nella Rassegna Sinergie V edizione con i contributi di Enrico Maria Troisi, Alessandro Liverini, Elide Apice, Alda Parrella alle letture e Simone Ielardi nelle Improvvisazioni musicali.
Si tratta di una divertita visita guidata al più transitato fra i “non-luoghi comuni, la Bontà” – si legge nella prefazione curata da Enrico Maria Troisi ed è un percorso tra il serio e il faceto attraverso citazioni da Voltaire, la Bibbia, Eco, Pascoli, Gaber che lasciano lo spazio a serie riflessioni. Nella narrazione, Gioconda, sempre con il suo incisivo garbo, indica la strada per la ricerca del vivere bene o almeno ci prova, per poi concludere che non esistono ricette tranne il consiglio di “sentire le ragioni della mente senza dimenticare i moti del cuore”.
Il primo capitolo “Teorema” spiazza il lettore con l’affermazione “quando incontro una persona che mi dice di essere buona, istintivamente provo il desidero di scappare”, continua a parlare dei Vampiri, chi per amore metaforicamente succhia il sangue e dell’esercito della salvezza di cui poi ci racconterà e del fatto che come dicono tutti “dopo la morte sono tutti buoni”.
Parla poi della Bontà del cuore e fa riferimento a Gregoretti con il quale ha avuto una certa frequentazione culturale fino ad arrivare al capitolo Morsi e rimorsi in rapporto alla bellezza e alla bontà che “per gli antichi greci erano concetti coincidenti” con la conseguente necessità di investire sul proprio corpo secondo i canoni di una bellezza che è solo esteriore.
Un ultimo suggerimento, a fine libro, è quello che Gioconda ironicamente , ma con gran fondamento di verità indirizza ai suoi lettori: ”Amate coloro che cercano la verità, ma guardatevi da quelli che la trovano”. In copertina una splendida immagine di Antonella Vitelli.