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“Non leggerai” di Antonella Cilento
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mer 21-08-2019 16:49, n.12489 - letto 6737 volte

“Non leggerai” di Antonella Cilento

Per la rubrica Letto per voi

di Elide Apice

Leggere per aprire le menti, leggere per vivere plurime vite, leggere per sentirsi liberi, l’importanza della lettura come mezzo di crescita, proprio la lettura che in un ipotetico futuro viene messa al bando.
Nessuno potrà più leggere e i libri devono essere distrutti.
Questo al centro di “Non leggerai”, l’ultimo lavoro di Antonella Cilento pubblicato da Giaunti nella collana Arya – Autori Romanzi Young Adults e indirizzato ai ragazzi, ma non solo.
Atmosfera distopica in una Napoli del futuro che conserva intatto il suo dialetto e accomuna le atmosfere di antichi luoghi al modernismo di un tempo che sarà.
In una società in cui è stata messa al bando la cultura e in particolare i libri perché leggere, si sa, è pericoloso, due ragazzine, Help Sommella e Farenàit Lopez, compagne di scuola, diventano amiche e uniscono le loro solitudini in un racconto che è romanzo di formazione.
Il loro mondo è fatto di famiglie assenti e di tanta presenza virtuale su una piattaforma social detta WT -Wast Time che ha già nel nome l’idea della Perdita di Tempo, ma che alla suprema connessione non risponde un afflato reale.
E’ un mondo che mette ai margini la cultura con un decalogo che impone tra i comandamenti “non leggerai”, abolisce la scrittura in corsivo e che fa della scuola un luogo in cui si insegna ad usare i social, (Tecniche turistiche, Come diventare un hacker, corso base per diventare Informatico politico o di Partito, Come diventare un personaggio sui social: la professione dell’influencer. Aspetti culturali, tra le materie più importanti) si danno informazioni e divieti (i più paradossali, quello di non leggere e quello che proibisce di guardare i morti).
E’ proprio dalla passione necrofila di Help che si da il via al racconto.
Le due amiche alla ricerca di un feretro “per guardare in faccia la morte” riescono a rubare una cassa da morto che all’interno, però (e lo scoprono con sgommato) contiene alcuni proibitissimi libri, in particolare quei classici di cui le generazioni immediatamente precedenti si sono nutriti.
Nonostante la proibizione le due iniziano a leggere e si appassionano a quelle stroie universali facendole proprie, introiettandole nel loro quotidiano al punto da non riuscire a fare più a meno dei libri.
Nel prosieguo della narrazione appare chiaro un atto di accusa al contemporaneo proliferare di autori e di letteratura di non gran valore e al fatto che progressivamente, proprio per la continua ingerenza di influencer e di improbabili autori, questa fosse diventata una materia non più esplorabile, materia in cui le parole hanno perso ormai efficacia.
Una nonna segnerà la svolta al racconto che si concluderà con un atmosfera di maggiore ottimismo.
Un libro sulla assoluta necessità dei libri e che necessita la lettura non solo da parte dei ragazzi, ma anche da parte degli adulti, molti dei quali ormai assuefatti a tanta assenza di cultura e alla troppa presenza di social fagocitanti i pensieri.