
L'Hortus Conclusus a fare da cornice al viaggio per eccellenza, quella che porta alla ricerca del sé e all' elevazione spirituale, quello che trasporta l' animo nell' infinito e la ricongiunge al mistero primordiale. Di questo si è parlato stasera all' Hortus, appunto, per un incontro del Il salotto delle Donne che, aderendo alla VI giornata della lentezza, ha raccontato?in lentezza? la storia del viaggio dell' uomo alla ricerca del trascendentale. Accompagnatore virtuale del viaggio è stato il libro di Guido Verde che, in Emozioni e Riflessioni nell' Hortus Conclusus di Mimmo Paladino a Benevento, edito da Elletiagency, si è fatto trasportare dalle suggestioni dell' atmosfera del luogo e ha parlato dell' intreccio tra le varie civiltà che, a partire da Iside, passando tra i racconti sanniti e le storie longobarde si sono intrecciate alla vita della città.
Tutta l' istallazione diventa simbolo di vita e del viaggio che dal terreno porta allo spirituale, vita che sarebbe piovuta dallo spazio e che, grazie all' acqua, simbolo di catarsi, ma anche di divenire, ha realizzato la pluralità delle esistenze. Tutto ha un significato, secondo Verde all' interno dell' Hortus, l' ombrello capovolto simbolo del "dare il nome " e quindi del prendere coscienza del sé diverso dagli altri, le colonne, simbolo dell' elevazione alla divinità, l' alternanza dei colori dal nero al bianco, simbolo dell' ascesa spirituale e tutto ha un concordarsi con il miti del passato: Kronos che divora i suoi figli , ma anche il gatto che ci riporta all' antico Egitto e le piante tutte metafore della passione di Cristo e della purezza di Maria. Simbolismo nei numeri e nelle forme che si riscontrano nel giardino e che riportano alla pietra filosofale, quella capace di trasformare i metalli vili in oro, ma anche di dare l' immortalità. Simbologia dell' elmo sannita che è vicino al rito del Devotio e del sacrifico dell' uno per tutti e che è metafora del sacrificio di Cristo, simbologia nell' agave che , come Maria , produce un solo figlio in tutta la sua vita e la cui essenza usata sulla Pietra delle unzioni sarebbe simbolo di Cristo.
Nel mezzo della discesa in se stesso, ognuno si trova di fronte alla scelta di "seguir virtude e canoscenza" o di viver come bestie", la prima scelta è ardua e faticosa, ma porterà alla spiritualità, la seconda ci scaglierà nel turbine delle passioni, bestie tra bestie a contatto col male che solo la divinità saprà sconfiggere.
Su tutto aleggia il Logos, l' Agnello di Dio, simbolo di speranza, unica realtà capace di dare fiducia all' uomo nel suo cammino. Molto partecipato l' incontro che lungi dal dare interpretazioni oggettive perchè di personali interpretazioni appunto si tratta, nulla ha tolto al senso del mistero e dell' effettiva spiritualità che nell' Hortus si respira.
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