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Storia di straordinaria follia
     
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mer 12-12-2012 18:58, n.528 - letto 9402 volte

Storia di straordinaria follia

come prendersi l'esaurimento nervoso e rimanere gentile con il prossimo

di Enrico Cavallo

Il nuovo inquilino dell'appartamento ex case popolari, avuto in eredità, dal terzo mese in poi non ha voluto pagare più.
Arriva una lettera dal suo avvocato : nell'appartamento ci sono i topi.
- I topi ? Quali topi ? Mica siamo in campagna, siamo al terzo piano, in un appartamento in città !
- E mica sono topi di campagna, sono topi di città, quelli grandi !
- E da dove escono, secondo voi ?
- Dalle cassette dell'impianto elettrico.

Vabbè, abbiamo capito, siamo al delirio !
Si finisce in mano agli avvocati e contro-avvocati, perizie negate, discussioni da brivido, raccomandate, telefonate interminabili, tentativi di conciliazioni, andirivieni per appuntamenti saltati, nervosismi alle stelle, tempo perso senza mai concludere nulla.
Finalmente si risolve; si rinunzia ad ogni azione legale, basta che se ne va.
- Scusi, avvocato dell'inquilino, le vorrei consegnare una lettera che ho trovata a casa, è indirizzata al suo cliente.
- Lei è pazzo, non lo voglio sentire nemmeno nominare !

Si riprende possesso della casa.
Manca un po' di roba, pazienza !
Manca l'acqua, manca la luce, manca il gas !

Si va all'Enel, Via Santa Colomba 52 dice l'ultima fattura in mio possesso, indirizzo dove però trovo il Liceo Scientifico.
L'Enel è un po' più in là.
- Buongiorno, prenda il suo numero ed attenda, prego !
Dopo un po' di fila, tocca a me.
- Scusi perchè manca la corrente ?
- L'inquilino ha cessato l'impianto !
- E riattivatelo, dunque.
- Occorre contratto di fitto o atto di proprietà, codice fiscale, presenza dell'interessato o la sua delega.
- Si paga qualcosa ?
- Si o 50,00 euro o 85,00 euro, a seconda dei casi che vedremo al momento del riallaccio.

Non ho i soldi, non ho il contratto di fitto, non ho con me l'atto di proprietà, non ho il codice fiscale, non ho la delega.
Rinunzio all'operazione; la luce tornerà quando Dio vorrà.

Giorni dopo vado alla Gesesa.
Per non sbagliare prendo l'elenco telefonico e trovo 4 indirizzi :
Contrada Campo Mazzoni, Contrada Cretarossa 1, Via Del Pomerio 27/25, Contrada Pezzapiana.
Nessuno corrisponde agli uffici, che in un lampo improvviso di memoria ricordo stiano in Via Salvemini.
Mi avvio, dunque, e dopo un quarto d'ora di giri intorno ai campi da tennis trovo il parcheggio, a distanza record dalla Gesesa; se fossi andato a piedi avrei impiegato meno tempo .
A Via Salvemini la Gesesa non c'è più; al suo posto c'è Miseria e Nobiltà.
Fuori non c'è nè un cartello nè un'anima buona che sappia dove sia finita la nostra Gesesa.

Telefono ad un amico... avrà sottomano un elenco telefonico...
- Lo so a memoria dove sta la Gesesa, sta a contrada Pezzapiana, ci sono stato pochi giorni fa ... una fila infinita.
- Ma... Pezzapiana dove ? Da che parte si va ?
- Zona industriale, dov'era prima !

Bene, si va alla Zona Industrale Pezzapiana, dunque.
Questa volta non mi fanno fesso : porto con me il contratto di fitto con tutti gli estremi dell'appartamento.
Ed, alla facciaccia sua (dell'amico mio), non c'è nemmeno la fila.
- Buongiorno, l'inquilino mi ha derubato del contatore dell'acqua.
- Quando mai, l'abbiamo tolto noi!
- E perchè l'avete tolto ?
- L'impianto è cessato !
- Scusi ma l'acqua è un bene fondamentale alla sopravvivenza, non potete nemmeno sospendere la fornitura, come potete aver tolto il contatore ? E poi il contatore è mio, l'ho comprato a spese mie, perchè l'avete tolto ?!
- L'impianto è cessato, il contatore era vecchio ed illeggibile, avanti un altro.
- Il contatore era nuovo, leggibilissimo, riallacciatemi l'acqua !
- L'impianto è cessato, il contatore era vecchio; per riattivarlo occorre contratto di fitto o atto di prorietà, dichiarazione di iscrizione nel registro TARSU, codice fiscale, presenza dell'interessato o sua delega scritta.
- Scusi se insisto ma il contratto di fitto ce l'avete già, è quello che vi ha esibito l'inquilino.
- Quello non va bene !
- Abbia pazienza, ma con questo contratto l'inquilino ha attivato l'impianto a nome suo, ha cessato l'impianto e ha fatto togliere il contatore ed ora questo stesso contratto non va bene invece per riallacciarlo a nome del proprietario ?
- Non va bene, avanti un altro.
- Scusi ancora, vado via rassegnato, ma mi dica se occorre pagare qualcosa.
- E' ovvio, 84 euro.
- Mi restituite il contatore mio, che era nuovo e leggibilissimo ?
- Il contatore era vecchio, se insistete vi facciamo pagare per lo smaltimento, avanti un altro.
Mi rassegno.

Vado, dunque, all'ufficio Tributi del Comune; preparato di tutto punto, nel giorno giusto, agli orari giusti.
Prendo il mio bel numero di prenotazione e mi metto in fila per la TARSU; meno male che la fila è corta, quella per l'IMU è interminabile, da collasso.
E poi, almeno, si sta al riparo nell'androne e non più all'aperto come accadeva tempo fa.
C'è una sola sedia, già occupata e non c'è luce, tutti al buio, anche nel piazzale le luci sono spente.
Ogni tanto si apre la porta dell'ufficio e dalla luce che filtra nell'androne si contano i presenti, cercando di scorgere qualcuno in via di cedimento ed abbandono della fila.
Ma niente da fare, resistono tutti stoicamente.
Avanti il prossimo !
Tocca a me, sono un ex-dipendente del Comune, saluto i vecchi colleghi e poi si dà corso alla pratica.
Manca l'estratto catastale, non si può concludere nulla.
- Torna con gli estremi del catasto.
Sono fortunato, non devo tornare a casa, l'agenzia immobiliare che ha regalato quell'inquilino malizioso è a due passi, ci vado subito, prendo l'estratto catastale e tutti i derivati e ritorno all'ufficio Tributi.
Nuovo biglietto fila Tarsu, nuova fila nell'androne, sempre al buio; tocca a me, sbrigo la pratica e torno a casa a rimirarmi il mio bel foglio di iscrizione alla Tarsu.
E' incredibile, hanno messo l'indirizzo di residenza e non quello della casa affittata.
Telefono all'ufficio in piena crisi mistica, sto incominciando a cedere...
- Scusa, ho sbagliato, stiamo chiudendo, torna domani.

Nel frattempo si è pagata la seconda rata dell'IMU (571 euro), ed un acconto sull'IRPEF (870 euro).
Telefono al commercialista.
- Che devo fare ora che l'appartamento è sfitto ?
- Disdetta del contratto, F23, estremi contratto, estremi catastali, pagamento alla posta o in banca, consegna all'Agenzia delle Entrate.

Il cedimento avanza, sento che si avvicinano le allucinazioni.
Sapere che esiste una cosa che si chiama F23 mi fa venire un'ansia irrefrenabile.
Chiamo l'Agenzia immobiliare.
- Carissimi, visto che mi avete regalato un inquilino così malizioso, mi preparate (gratis) un F23 per la disdetta ? Avete senz'altro una copia del contratto !
- Si, nessun problema, conosciamo bene il modello F23, lo compiliamo noi, vieni pure a prenderlo.

Intanto, per l'atto di proprietà, telefono all'Ingegnere.
- Scusi, mi serve una copia dell'atto di divisione dell'eredità... sa com'è, è per la Gesesa, siamo senz'acqua.
- L'atto deve essere ancora registrato, la registrazione si fa a Napoli, occorre tempo.
- A Napoli ? Un atto davanti al Notaio di BN, per una casa di BN, si registra a Napoli ?
Non mi arrendo, telefono direttamente al Notaio.
- Si, va bene, può ritirare la copia dopodomani pomeriggio.
- Due giorni e mezzo per una fotocopia ?
- Abbiamo da fare, venga dopodomani pomeriggio, avanti un altro.

Torno quindi, all'Ufficio Tributi, è vicino all'agenzia immobiliare, la banca è lì di fronte, posso fare un'unica operazione lasciando la macchina al megaparcheggio.
All'Ufficio Tributi me la sbrigo in poco tempo, questa volta mi infilo nell'ingresso posteriore, e ricevo un trattamento di favore.

Passo all'Agenzia e con il Modello F23 compilato con bella calligrafia, mi avvicino alla banca dove occorre pagare una tassa di 67,00 euro.
Cioè per non pagare la tassa (l'IRPEF) sull'appartamento sfitto, occorre pagare una tassa di 67,00 euro.
C'è poco da recriminare, è così che funziona !
Mi metto in fila, c'è una sola persona davanti a me; impiega più di un quarto d'ora ma a discutere di tutto lo scibile umano con l'impiegato, evidentemente suo amico.

Tocca a me !
- Scusi, una voce da dietro, ci sono prima io.
- E come mai io sto davanti a lei, e lei sta indietro a me ?
- Stavo seduto.
- Io invece stavo in piedi, a fare la fila; non è difficile fare la fila, basta accodarsi all'ultimo; quindi se ne torni seduto, oggi non è il giorno adatto per discutere con me.

Incomincio a vedere rosso, e non credo di avere un bell'aspetto; infatti l'impiegato allo sportello non mi prende in simpatia.
- Come si chiama.
- Chi ?
- Lei !
- Lei chi, quale nome desidera ? Sono qui per fare un'operazione a nome di altri.
- Lei è allo sportello, lei deve dire il suo nome.
- Enrico Cavallo.
- Come si chiama.
- E N R I C O     C A V A L L O,  lo vuole stampato su un bel poster gigante ?
- Volevo la data di nascita, mi scusi.
- 7/9/50...
- Lei non è censito.
- Come non sono censito, ho fatto la scheda l'anno scorso e l'ho portata personalmente all'ufficio censimento.
- Lei non è censito qui in banca, occorre documento d'identità e codice fiscale.
Prendo il documento di identità ed il codice fiscale.
- Deve andare all'altro sportello (che indica con la mano).
Mi sposto all'altro sportello.
- Questo sportello è chiuso, vada allo sportello giusto.
Lo sportello giusto è quello dove c'è un'altra fila.

Mi avvio sconsolato all'uscita; vuol dire che pagherò alle Poste, devo già andarci per fare un prelievo al Bancomat.
Faccio in tempo a declamare ad alta voce cosa penso delle banche, dei suoi impiegati, dei loro parenti più prossimi.
Non credo che mi dimenticheranno facilmente.

Mi rendo conto che occorrerà sostituire il modello F23, quello che ho è intestato alla Banca.
Vado alle Poste, fila interminabile, procedo diretto verso lo sportello; spesso mancano i modelli e voglio essere sicuro di non fare la fila inutilmente.
- Scusi... ne avete di modelli F23 ?
- Deve aspettare.
- Guardi che forse ha frainteso, volevo solo sapere se ne avete, altrimenti faccio la fila inutilmente.
- Si ne abbiamo, attendere prego, avanti un altro !

Me ne vado, per oggi è troppo, sono già in ritardo; mi avvio di gran carriera al mio turno in piscina.
Quando arrivo il parcheggio è tutto impegnato, grazie anche a chi occupa due posti mettendo la macchina di traverso.
Sono costretto al parcheggio più lontano ma non ho nemmeno spento il motore che una pigna cade dall'albero centrando in pieno il parabrezza.
Non ci sono danni, ma mi sposto altrove per sicurezza e parcheggio a marcia indietro lontano dagli alberi.
Riesco a prendere la borsa dal bagagliagio ma quando chiudo, il portellone trascina con sè anche un ramo della siepe.
Nuova manovra ed infine, piscina.
Quarantacinque minuti di vasca, senza pensare ad altro che evitare di affogare.

All'uscita vado all'Ufficio Postale, sone le 13.25, c'è la gente anche fuori la porta.
- Ma è chiuso ?
- No, è la porta che non andava, adesso riapre, c'è ancora gente dentro.
- Io devo prendere solo un modulo.
- Allora vada prima di me, dice una signora che era in attesa di entrare, tanto io devo aspettare per pagare...
Incredibile, ho trovato una persona gentile !

All'uscita mi fermo per fare bancomat, con due carte di credito diverse.
Terminata la prima operazione, faccio passare la persona in fila dietro di me e poi ritorno allo sportello.
Fuori fa freddo, ma c'è il sole.
Vale la pena di essere gentile con qualcuno.

Venerdi mattina vado all'attacco finale alla Gesesa, e se tutto va bene nella settimana prossima tornerà l'acqua.
Sono fortunato, mi costerà solo 84 euro.
Poi toccherà al Miracolo della Luce, al Miracolo del Gas...

Mi chiedo come avrebbe potuto sopravvivere a tutto questo una persona anziana, magari costretta a muoversi con mezzi pubblici e non pratica di cose di ufficio.
Ne ho viste veramente tante in fila, negli uffici che ho frequentato, con gente in evidente difficoltà anche a superare gradini di pochi centimetri,
E per raggiungere alcuni uffici occorre andare per forza in macchina, nemmeno ci sono i mezzi pubblici.
Ma non credo che importi a nessuno, nessuno protesta !

La civiltà è lì da venire, attendere prego...

Avanti un altro.









 
 


1 commento   top
n.137 - ha scritto elide apice  12-12-2012 20:24:40  
oggi è il 12-12- 12...ti è andata anche bene!
 
 
 

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