L'Abbazia di San Lupo detta dei Morticelli, nel cuore della città romana, è stato riaperto per la XXI giornata Fai di Primavera alla città con un messaggio rivolto soprattutto ai bambini.
"L'dea è di fare di queso luogo che anticamente era una Abbazia benedettina, nata nell ' 837 e diventata, nel tempo, potentissima, un giardino di erbe officinali e un orto da dedicare ai bambini che potranno prendersene cura" ha dichiarato Francesca Ocone, capodelegazione Fai Benevento, che con i volontari ha recuperato ciò che resta dell'antica Abbazia benedettina di San Lupo, fondata nell' 837 e diventata col tempo, potentissima.
Dell'antica Abbazia, che termina il suo potere nel 1450, non si hanno più notizie fino al 1600 quando fu adibita a cimitero dei 'morticelli', i bambini morti per l'epidemia di peste del 1600 ai quali, mani pietose, ancora deponono fiori e accendono lumini e testimonianze del secolo scorso ci giungono da Monsignore De Lucia che, in "Passeggiate beneventane" ci parla di qusto luogo al quale si giunge da via degli Orti e ce ne dettaglia i partcolari.
La guerra con i bombardamenti distrugge ciò che si era salvato dal'incuria dell'uomo.
Solo negli anni '80, il luogo ormai sconsacrato, fu abattutto e i resti mortali furono traslati nel cimitero comunale.
La mattinata si è poi conclusa con l'intervento della "Compagnia delle Ex" che con professionalità e tanta allegria ha letto ai bambini due delle favole raccolte da Paola Caruso, "Le due sorelle" e "Il figlio scemo".