lun 27-05-2013 11:29, n.795 - letto 44581 volte
Libero Teatro in "Beata Castità" ovvero il prurito logofobico
un meritato successo per la commedia davvero divertente, sull'onda di intriganti equivoci e trasgressioni
di Elide Apice	sfoglia l'album delle foto
Prendi una commedia classica, "Le pillole di Ercole" di Hannequin e Bilhaud, interpretala liberamente aggiungendo ai doppi sensi equivoci ed inconsapevoli trasgressioni, rimescola, somministra ad un affiatato gruppo di attori che nella vita fanno tutt'altro che recitare, ed ecco la ricetta perfetta per una serata piacevole. Questo è quanto è accaduto al Teatro Massimo per "Beata castità", per la regia di Mariella De Libero organizzata dall'associazione Libero Teatro. Due atti piacevolissimi di gag e battute, di pruriti da logofobia, di pillole VDMT, acronimo di Voglia Matta di T... che accende la libido e sprona al tradimento, di luoghi comune e battute che mai sono state sopra le righe e che hanno dimostrato una forte preparazione. Persone che hanno frequentato il laboratorio teatrale di LiberoTeatro e si sono messe in gioco per passione "solo per passione". "Spaziare tra i generi  teatrali è una prerogativa di Libero Teatro giunto al suo VIII anno di attività  - ha dichiarato Mariella de Libero - che intende offrire agli allievi l’opportunità  di sperimentare i ruoli più disparati in contesti drammaturgici  diversi o spesso del tutto nuovi, nati e maturati durante le attività di laboratorio. Il testo è solo un pretesto per creare, inventare e reinventare storie nelle quali il vissuto di ognuno è  trasmutato nella finzione scenica.  Vuole essere essenzialmente una satira per mettere in evidenza quanto dietro il perbenismo e il conformismo si possano nascondere situazioni equivoche. Tutte le discipline che vengono insegnate durante il laboratorio, dizione, improvvisazione, mimica, gestualità, concorrono a raggiungere l’obiettivo di una interpretazione nella quale, per dirla con Lecoq, non si recita se stessi, ma con se stessi;  è in questo che risiede la meravigliosa ambiguità dell’attore”.  Molto bravi gli interpreti, alcuni alla prima esperienza, da uno splendido Marvin Tomasiello nel ruolo del protagonista, il Dootor Frontignan, senza nulla togliere agli altri interpreti tutti eccellenti nella caratterizzazione dei personaggi. Tutti i partecipanti ne sono ovviamente entusiasti. Pasquale Fiore, interprete del Colonnello Lecanapier, ad esempio, ha dichiarato di aver vissuto una esperienza entusiasmante. "E' stata la prima volta che ho partecipato ad un laboratorio teatrale e la prima volta che ho calcato la scena. Una esperienza incredibile, molto formativa, il cui merito va tutto a Mariella, alla sua capacità, alla sua amicizia, al suo dinamismo che è riuscita a trasmettere a tutti noi". Anche per Barbara Facchiano, casta Suor Geneviève, timorosa degli uomini, ha dichiarato  che " la fatica di questo lungo periodo di preparazione e l'intensità delle prove degli ultimi giorni sono state ampiamente ripagate dalle emozioni provate. Arrivare in scena, per me la prima esperienza, rendermi conto di tutta la gente in platea, è stato un tutt'uno con il cuore impazzito. Tutto è durato un attimo, infatti, alla prima battuta sono andata avanti spedita”. Questi i protagonisti: Dottor Frontignan, Marvin Tomasiello, Angelica , Adele Ceniccola, Dottor Lavirette, Sandro Mattera, Massimo Levardier, Pasquale Fiore, Colonnello Lecanapier, Maurizio Donato, Jonathan Brackson, Giuseppe Villani, Signora Bicot, Iolanda Mattiello, Odette, Viviana Olivieri, Liopold, Leopoldo Maio, Ambrogia, Mariasimona Marrone, Charlotte, Maria Paola Cosmetico, Madre Superiora, Claudia De Libero, Suor Geneviève, Barbara Facchiano, Suor Luciènne, Sara Di Cosmo. Le consorelle, Sara Calabrese e Annarita De Libero. Le coreografie sono a cura della Flash dance School Two di Veronica De Blasio, con la partecipazione del coro Mus-T .

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