I samaritani erano invisi ai giudei ed al tempo di Gesù, vi era una conclamata ostilità fra di loro. Eppure è proprio un samaritano che si dà da fare ad assistere un poveretto, un ebreo che, incappato nei briganti, viene derubato e percosso ricavandone gravissime ferite. Sarebbe morto se non fosse passato di lì il samaritano, visto che prima un sacerdote e poi un levita erano passati ignorando il ferito. Gran bella lezione, dunque, che veniva proprio da chi, agli occhi di tutti, non aveva una bella reputazione.
E questo Gesù, poi, che se ne va a raccontare queste storie, poche parole per dare a tutti un insegnamento unico sull'intera essenza del genere umano.
Gran bel personaggio questo Gesù !
Per la precisione se ne andava volentieri in giro a cercar disperati e mendicanti. Se la faceva con straccioni, gli storpi, i lebbrosi, le prostitute addirittura ! Gli piacevano i peggiori, non aspettava altro che incontrarli, se li andava proprio a cercare. E se gli girava un po' di traverso si metteva a moltiplicare pani e pesci, giusto per sfamare 5000 persone disperate, affamate e, guarda caso, senza soldi, con figli a carico più affamati di loro. E meno male che s'è fermato là, che c'erano i bambini, sennò ci usciva pure qualche botte di vino, di quello buono che si usa ad inizio festa. Io non scherzo con Gesù e non voglio di certo prenderlo in giro, Lui conosce bene i miei sentimenti e cosa penso davvero.
Ma è bene riflettere sul fatto che ad uno come lui, che poteva tutto, i potenti al massimo "avrebbero fatto un baffo". Eppure non cercava potenza ed onori terreni, era bensì uno che i potenti li evitava, li disdegnava. Preferiva a loro la "peggio gioventù" diremmo oggi : più erano messi male ed ai margini del mondo "civile" e più gli piacevano.
E' passato qualche millennio, molte cose sono migliorate e la gente non viene più crocifissa per strada. E' però non è che vada sempre molto meglio, perchè il mondo spesso va come vuole e tutto sembra viaggiare nella stessa, unica direzione. Sacerdoti e leviti fanno ancora a gara ad evitare chi ha bisogno d'aiuto, e Samaritani se ne vedono sempre pochi in giro. E però, pur in questo deserto, ecco che viene questo Papa Francesco, si mette controcorrente e sorprende tutti ogni volta che si muove. Sarà che viene da un mondo lontano, anzi a dir bene, dall'altro mondo, ma sta portando un'aria di novità che piace sempre di più a tutti.
Niente da dire sui suoi predecessori, per carità . Giovanni Paolo II - il "GRANDE" - e il suo amico-consulente-successore Ratzinger hanno segnato una svolta nella storia dell'umanità. Sembravano rimossi tanti stereotipi, eppure !
Ora questo Francesco - vuoi vedere che si sarà messo in testa di imitare Gesù ?! - che scende in mezzo alla folla, e vorrebbe offrire una torta a ciascuno... Una torta ? Una torta ! Vedete le cronache nei telegiornali, se non ci credete ! Vorrebbe offrire una torta ai tanti fedeli che sta abbracciando di persona in piazza, e se sapesse moltiplicare i pani ed i pesci di certo non ci penserebbe nemmeno a fare una piccola dono-torta per ciascuno di loro, con zibbibbo incorporato.
E' appena tornato da Lampedusa, questo "scapestrato", se n'è andato tra i disperati, al suo primo viaggio ufficiale.
Lampedusa, per i distratti, non è esattamente il centro del mondo, anzi è senz'altro è il centro, l'emblema, della disperazione che soffoca tanti popoli, disperazione che spinge lontano i propri figli alla ricerca di una speranza, la speranza di un mondo migliore. Molti muoiono per strada - in mare per precisione. Spesso in mare ci vengono buttati ancora vivi, visto che son messi male e con poche speranze.
E quelli che arrivano vengono accolti in appositi "campi di accoglienza"; non sono campi di concentramento ma non assomigliano per niente a villaggi turistici. Certo c'è molto da dire ed i costi per tenere "sotto controllo" l'emigrazione sono altissimi, tanto che sono in molti a pensare che le questioni sul tappeto andrebbero risolte con metodi forti e decisi.
Eppure il Papa, comunque vadano le cose, s'è messo in viaggio e nel suo primo viaggio va nel luogo dove il tema dell'emigrazione è più caldo e sentito che mai. Come a dire... parlate e parlate ma io sto qui con i disperati, e voi del mondo civile, quello fatto da sacerdoti e leviti, dovete trovare un altro modo di affrontare la questione.
Qui c'è il punto di incontro-scontro tra un mondo che muore di fame, ed un mondo ricco che si arricchisce sempre di più. E qui è andato, per prima, il Papa Francesco.
Sacerdoti e leviti non son rimasti inerti e giù a recriminare contro questo Papa che non si fa i fatti suoi, "... venisse lui ad amministrare ..." è la frase più dolce che gli hanno rivolto. Che ne direbbe oggi Gesù è facile immaginarlo. Qui sacerdoti e leviti non si limitano più a passare oltre senza fare nulla, ma hanno anche da recriminare. E non è poi nemmeno tanto strano.
Ieri mattina al semaforo ho dato un euro di mancia ad un ragazzo che chiedeva l'elemosina. Non l'avessi mai fatto ! Un signore sullo scooter s'è affiancato e m'ha rimproverato sonoramente. Sarei volentieri sceso a spiegargli in modo concreto e robusto cosa pensavo esattamente ed anche lui, credo, non avrebbe risparmiato modi forti per convincermi del contrario. Mi sono limitato a sorridergli e chiedere se voleva una mancia anche lui. Ma non c'è stato il tempo per approfondire, il semaforo è passato al verde... e via, lontano da samaritani, leviti, gente che ha bisogno d'aiuto.
Però io continuerò a dare la mancia ai semafori. Sono certo che non basterà solo questo ad aprirmi, quando sarà, le porte del Paradiso. Ma sono altrettanto certo che se le troverò chiuse non sarà certo per le mance che do.
E mi stringo a fianco del Papuccio Francesco. Ha il nome di mio padre, quello di mio figlio.
Vai così Papuccio nostro, lascia stare le torte, ormai ti conosciamo e sappiamo che ci vuoi bene. Ma facci sognare un mondo migliore, che solo tu puoi farlo!
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