Campolattaro ha accolto per il terzo anno il Conservatorio Nicola Sala per il Campus durante il quale si mette a punto La Bohème che il prossimo 6 settembre inaugurerà Benevento Città Spettacolo.
Ovunque è musica nel piccolo borgo in cui, per la lungimiranza del sindaco Pasquale Narciso e per la partecipazione anche emotiva degli abitanti, i ragazzi hanno trovato ospitalità nell’albergo diffuso (altra bella e lungimirante idea dell’amministrazione comunale), in pratica ‘adottati’ dai cittadini pronti a risolvere i minimi problemi ed accuditi dalle cuoche che nella mensa della scuola elementare cucinano ciò che il Conservatorio ha provveduto ad acquistare, in una sorta di famiglia allargata.
Tutto è fatto con semplicità, tutto sembra essere all’insegna della reciprocità, per un’esperienza che non è solo formativa dal punto di vista professionale e musicale, ma anche e forse soprattutto dal punto di vista umano, così come indicato dal Maestro Francesco Ivan Ciampa, alle prese con le prove in cui la sfida per un’opera tra le più difficili dal punto di vista esecutivo è mettere insieme le professionalità di musicisti formati con l’inesperienza degli allievi più giovani.
“ La Bohème di Puccini fa parte di un percorso che il Laboratorio lirico – sinfonico ha iniziato con l’avvio dell’anno accademico e che coinvolge tanti ragazzi del Conservatorio “- ha dichiarato il Maestro Ciampa. E’ sicuramente tra le esperienze fondamentali nel percorso di crescita dei più giovani e in quello professionale di chi ha già compiuto il proprio percorso di studi e si sta specializzando. Stare qui, insieme, a condividere gioie e dolori , certamente cementifica il rapporto umano, la musica è elemento che fortifica le amicizie e riesce a far superare le difficoltà”. Domani sera (giovedi29 agosto)si terrà a Campolattaro la prova aperta che è anticipazione di ciò che avverrà il 6 settembre sul palco del teatro Romano(replica l’8 settembre).
Non è l’unico impegno per città Spettacolo, infatti il Conservatorio sarà protagonista anche dell’ormai tradizionale ‘Concerto all’alba’ con 'Amabile Risveglio'.
Voce ed arpa per un programma originale e raffinato. Il concerto, tutto al femminile, nasce dalla collaborazione tra la classe di Canto di Monica Benvenuti e quella di Arpa di Nicoletta Sanzin .
Entusiasta , come sempre, il direttore Maria Gabriella Della Sala, sempre più convinta e a ragione della validità di un’idea nata cinque anni fa e che ha fatto si che il Nicola Sala fosse capace di realizzare un’opera all’anno.
”Non è una sfida del direttore- dice- personalmente ho solo cercato le risorse e mi sono affidata alle professionalità del Conservatorio. Per noi parlano i numeri, oggi siamo in 105 a Campolattaro e questo dimostra che si è messo in moto un circuito anche economico che parte dal mettere in gioco le proprie peculiarità. Abbiamo bisogno di sostegno e non mi riferisco nello specifico a quello economico perché il Conservatorio, da solo, non può sostenere tutto l’impegno anche relativo agli spazi e per questo vorremmo che Enti ed istituzioni, ci stessero più accanto e ci sostenessero ognuno per le proprie possibilità mettendo a disposizione, ad esempi, la logistica, gli spazi . Siamo diventati una realtà e forse sarebbe importante un po’ di sensibilità in più, le istituzioni devono prendere coscienza di una forte responsabilità perché non è di tutti avere un Conservatorio che riesca in queste imprese”.
I ringraziamenti vanno quindi tutti al sindaco di Campolattaro, Pasquale Narciso.
“La collaborazione con il Conservatorio è iniziata tre anni fa - ha dichiarato - e per quanto possibile, sosterremo sempre questo tipo di iniziativa capace di investire in cultura e di fare cultura. Il Borgo antico, acquisito dal Comune è stato riattato per realizzare un albergo diffuso. Il tentativo è quello di sfruttare le risorse del territorio, a partire dalla diga, ad esempio, e che possa contribuire ad un indotto turistico attratto dalle bellezze naturalistiche da una serie di eventi culturali collaterali” .
Vittorio Coviello, Agostino Napolitano e Luciano Corona, in rappresentanza dell’intero gruppo, ci hanno confidato di vivere un grande momento non solo da un punto di vista professionale.
"E’ per noi tutti una sfida in un luogo che è una vera e propria fucina di professionalità, di un possibilità che il Conservatorio offre ai suoi allievi come momento di crescita umana e come possibilità di avviarsi ad una vera e propria proefessione. Il nostro desiderio è riuscire a creare un’ Orchestra con il supporto non solo del Conservatorio, ma anche di istituzioni e privati, un nucleo stabile che possa riuscir a fare cultura e portarla al territorio di Bevente. Il progetto del laboratorio Lirico - sinfonico ha dimostrato di essere cresciuto e di riuscire a realizzare una vera e propria orchestra con musicisti qualificati che lavorano insieme con i i pochi che non hanno ancora raggiunto il diploma e che vengono in qualche maniera supportati ad esprimere le loro potenzialità. E’ offensivo sentirsi definire ‘studenti’, molti di noi si sono diplomati anche dieci anni, ed hanno fatto esperienze di vario tipo. La riforma recente impone poi, dopo il diploma, l’accesso alla specialistica, ma questo non vuol dire che siamo sempre e solo studenti, piuttosto che studiamo ancora per una professionalità quanto più completa possibile perché, per dirla con Eduardo de Filippo, gli esami non finiscono mai!”.
E’ stato davvero un piacere fare questa ’incursione’ nel bel mezzo delle prove, l’atmosfera che si respira è quella di una forte condivisione e solidarietà, mentre l’orchestra prova nei locali comunali, il coro si organizza nelle sale dell’asilo e intanto, qui e lì è un continuo incrociare sarte con i costumi di scena, operai a montare il palco, l’immancabile direttrice Della Sala a dare e ricevere indicazioni in un luogo che ha sposato appieno il progetto del Conservatorio.
Alcuni cittadini di Campolattaro saranno comparse nell’opera e parte dell’attrezzatura di scena proviene dagli arredi del Castello messi con entusiasmo a disposizione da Enrico De Agostini, neo ambasciatore dello Zimbawe, che ha ancora qui la residenza.
L’ultima nota della vulcanica Della Sala riguarda il cast del quale fanno parte anche musicisti di altri Conservatori, studenti, ma anche professionisti.
”Proprio ora- ci dice rispondendo al telefono ho ricevuto l’adesione di Luca Improta disposto a venire da noi anche gratis se i suoi programmi di impegni glielo consentiranno”.
Appuntamento a domani a Campolattaro per la prova aperta e poi, finalmente, e siamo in tanti ad attenderla, con la prima al Teatro Romano, alle 20.30 del 6 settembre per la serata inaugurale di Città Spettacolo.
Questi gli interpreti di “La Bohème”: Daniela Del Monaco, Mimì; Gelsomina Troiano, Musetta; Guglielmo De Maria, Rodolfo; Raffaele Raffio, Marcello; Luciano Matarazzo, Schaunard; Yan Sinan, Colline; Rosario Grauso, Benoit e sergente dei doganieri; Fabrizio Crisci, Alcindoro; Mariano Della Morte Parpignol; Anton Gryvniak, Doganiere. Maestro concertatore e direttore d'orchestra è Francesco Ivan Ciampa mentre il direttore del coro è Adriana Accardo. A dirigere il Coro di voci bianche è Alessio Salvati, il maestro collaboratore è Rossella Vendemia. La regia è a cura di Emanuele di Muro. I pianisti accompagnatori coinvolti nel progetto sono Carla D’Onofrio, Eleonora Coviello e Raffaella Rossi; direttori musicali di palcoscenico sono Alessandro Fusco e Lorenzo Marino, direttore di palcoscenico è Ermeneziano Lambiase, mentre assistente di palcoscenico è Maya Martini.
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