Rieccomi con una nuova lettura pronta pronta..che mi ha laciato una notte di pensieri!
"Ogni cosa è illuminata" di Jonathan Safran Foer, è in assoluto il primo libro che leggo sul periodo storico dell'Olocausto e della II guerra mondiale.
Io, che non ho nemmeno visto "La vita è bella" di Benigni, ho deciso di leggere questo libro più per il viaggio alla ricerca delle proprie radici che per la storia.
Però, dopo un pò, mi ha preso anche lei. l'unico termine che mi viene pensando a questo libro è tenerezza. Fa tenerezza Jonathan, si, proprio l'autore, che decide di scoprire come si sia salvato il nonno, che tra l'altro non ha mai conosciuto, e Alex, il vero protagonista, la guida del viaggio che parla e scrive un inglese stentato e buffo - Nonno fabbicava le Z per dire che dormiva - e il Nonno di Alex, l'autista, che soffre per la morte della moglie fino a fingersi cieco, e ti viene da chiederti chissà per cos'altro soffre.
Sarà un viaggio prima di tutto dentro sè stessi. Non ho potuto fare a meno di pensare a mio nonno, che mi raccontava spesso della prigionia in Africa per mano inglese.
Stesso periodo, ideale differenti ma stessa schifezza. Se penso di poter affrontare un viaggio per scoprire un pezzo di vita del mio eroe, mi vedo prendere un aereo, sbarcare in Eritrea.... ma quando mai? Io non lo avrei questo coraggio!
Ma mi ci vedete a me da sola con una guida che non parla bene la mia lingua, a cercare gente che poteva conoscere mio nonno e scoprire cose di lui, che se non mi ha raccontato mai un motivo ci sarà?
Questo libro, dicevo, entra di diritto nello scaffale "libri preferiti in assoluto", che a dire la verità ormai sono tre scaffali, e avrei bisogno di una libreria nuova.
Se ci penso, io, in effetti, ho fatto il percorso al contrario nello scoprire testo e autore. In una fredda domenica napoletana - eh sì, a volte anche a Napoli fa freddo - una di quelle domeniche in cui Barbara D'Urso è la cosa più bella da vedere in tivvù, passeggiando allegramente sui canali digitali, troviamo su Rai 4 il primo piano occhialuto di Frodo Baggins. Incuriosita dallo scoprire che l'attore aveva quindi interpretato altri film, leggo il titolo e cerco su internet la trama sperando mi piaccia.
Come vi dicevo , l'unica alternativa poteva essere Barbara D'Urso.
Primo suggerimento di wikipedia è "romanzo".
ALT! FERMI TUTTI! Giammai guarderò un film tratto da un libro senza prima aver letto il libro! detto fatto, spengo la tivvù e vado a riposare.
Il giorno dopo scendo in strada e cerco il romanzo.
Con mia somma sfortuna era il periodo di uscita di un altro film tratto da un romanzo di Foer, "Molto forte incredibilmente vicino", e quindi comprai altri quattro libri e rimandai l'acquisto a Benevento.
Non me ne sono pentita: nè di aver aspettato per averlo, nè di aver letto prima il libro - il film lo guarderò stasera- nè, sopratutto, di non aver guardato Barbara D'Urso quella domenica.
A presto!
|