Una collettiva di arte contemporanea ha espresso nuovamente il concetto di quell’astrattismo ai più, probabilmente, ancora sconosciuto.
Una “coscienza creativa” ha effettivamente riempito l’Arte Studio Gallery: Renato Barisani, Giosè Bonsangue, Giuseppe Cotroneo, Giovanni Cuofano, Salvatore Emblema, Mario Lanzione, Fabio Mariacci, Myriam Risola, Antonio Salzano, Domenico Spinosa. Al centro l’ “Astrattismo totale”, quella sapiente unione di forme geometriche a ciò che è indefinito, per lo più sconosciuto e di libera interpretazione.
La commistione di due arti, solo in apparenza lontane, trovano in quelle tele il loro punto di forza e di tangibilità. Addirittura di unione, rompendo gli schemi del secolo scorso e palesando la reale possibilità di potersi mescolare dando vita ad un nuovo filone artistico.
Promotore di tale novità il curatore della galleria, il docente ed artista Mario Lanzione “autore di una pittura intensamente costruttiva, intelligentemente evoluta, poi, dalle trasparenze iniziali della Carte veline alle luminescenze sfaldate dei suoi piani”, riportando una citazione del critico d’arte Rosario Pinto. Il nome di Lanzione diventa collante con le personalità artistiche precedenti come Barisani, Spinosa, Emblema e quelli successivi.
L’ormai celebre gruppo di “Astrattismo totale” ( Lanzione, Cotroneo Salzano), attraverso l’attuale esposizione, ha inteso dare una visione d’insieme, sicuramente più approfondita e completa, di quell’astratto vasto, vario e poliedrico. I nomi degli artisti della collettiva abbinati alle loro arti in esposizione, vanno ad evidenziare e rimarcare quel lavoro ragionato, quello studio approfondito che ogni singola opera cela dietro il risultato finale.
La primordiale individualità di ciascuno, diventa totalizzante quando ogni personalità è affiancata con estrema logica da un’altra altrettanto contemporanea, astratta, geometrica.
Una collettiva che ha tanto da comunicare seguendo il filone della libertà espressiva, un punto di equilibrio che ci accompagnerà attraverso l’iter visivo di ogni singola tela.
L’equilibrio sarà il cicerone di ciascun visitatore: dapprima si capterà l’armonia, il bilanciamento del singolo, successivamente si concretizzeranno geometriche forme ed astratti pensieri di ogni artista, giungendo al punto di arrivo finale quale, appunto “Astrattismo totale”.
“Normatività e libertà espressiva nelle radici storiche e nelle ragioni identitarie della stagione Astratto-Informale”, è la titolazione che il critico Pinto ha giustamente inteso dare all’arte delle personalità protagoniste di questa stagione che si sono riunite per dar vita ad una sfida “generosa ed appassionata” volta alla ricerca di un baricentro che sintetizzi la geometria e la libertà di gesti e pensieri.
La mostra resterà aperta fino al 23 ottobre aderendo alla decima edizione della Giornata del Contemporaneo, vento promosso dall’Associazione“Amaci” www.amaci.org , che prevederà l’apertura al pubblico per l’intera giornata (09,30/12,30 e 16,00/19,30) di sabato 11 ottobre 2014, dei Musei e delle gallerie esistenti in Italia che hanno accettato l’invito.
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