Comincia da Santa Artelaide la storia della nostra Madonna delle Grazie, che troviamo sul numero di Tema Magazine, in edicola in questi giorni. Qualche settimana fa andammo a trovare Padre Davide Panella, vicario della Provincia dei Frati Minori del Sannio - Irpinia, che con grande cordialità ci accompagnò nella visita alla Basilica e ci regalò anche un bel servizio giornalistico sulla Chiesa di San Lorenzo da cui trae origine la Basilica. Il servizio di Padre Davide è stato accolto con l'abituale attenzione da parte dei nostri lettori che hanno mostrato di ben gradire questa ulteriore pagina della nostra storia. (trovate qui l'articolo di Padre Davide Panella) Ora tocca al servizio pubblicato su Tema Magazine in edicola in questi giorni, che aggiunge qualche altro tassello alla storia di questa nostra Basilica tanto cara alla nostra Città ed all'intero Sannio. Il nostro servizio su Tema Magazine parte dalla vita di Santa Artelaide Vergine, una ragazza bellissima che viveva presso la corte dell'Imperatore Giustiniano. Artelaide aveva fatto voto di castità ma la fama della sua straordinaria bellezza ben presto raggiunge l'Imperatore che volle la giovinetta presso di sé, ed ordinò ai soldati di prelevarla con la forza dalla casa dei genitori. Il padre della ragazza, Lucio, per sottrarre Artelaide alle mire dell'Imperatore l'accompagnò con un drappello armato fino al mare, perchè potesse imbarcarsi per raggiungere lo zio Narsete, che abitava a Benevento. Il viaggio di Artelaide verso Benevento fu colmo di molte sventurati eventi, spesso risolti dalla giovane con stupefacenti miracoli grazie alla sua intercessione presso il Signore. E con l'aiuto di Angeli mandati in suo aiuto sfuggì ad un gruppo di ladroni che volevano addirittura condurla in un lupanare. Le disavventure non terminarono nemmeno quando riuscì ad imbarcarsi in direzione dell'Italia, e si salvò da una brutta tempesta solo grazie alle sue fervide preghiere. La zio di Artelaide, avvertito in sogno dell'arrivo della giovinetta, le andò incontro con un gran numero di cavalieri, raggiungendola a Siponto. Ormai al sicuro Artelaide entrò a Benevento dalla Porta Aurea, accolta da un grande folla a cui era giunta l'eco dei tanti miracoli che le venivano attribuiti. Artelaide visse in una casa a Porta Rufina, che all'epoca era più arretrata rispetto a quella sopravvissuta fino all'inizio del '900, posizionata sulle scale che oggi collegano via Annunziata alla Via Rummo. La casa di Artelaide era posizionata vicino alla Chiesa di San Luca e lì Artelaide passò tutta la sua vita dedicandosi alla preghiera, ai digiuni, alla meditazione, compiendo molti miracoli. Nella chiesa di San Luca venne collocata, in un'apposita nicchia, una effigie della Vergine Maria che Artelaide avava portata con sé dall'Oriente. Artelaide morì molto giovane, il 3 marzo 567, all'età di soli 16 anni, dopo una breve febbre e suscitando la grande commozione dello zio e dell'intera città che l'aveva in grande stima e considerazione. L'effigie della Vergine Maria rimase a lungo nella Chiesa di San Luca che però fu distrutta secoli dopo da uno dei tanti terremoti che hanno funestato la città. Scavando tra le macerie della Chiesa, nel 1402, la statua della Madonna venne trovata intatta nella sua nicchia, come si legge nella "Storia dei santuari più celebri di Maria Santissima: sparsi nel mondo cristiano", di Antonio Riccardi, (1840) e nell'Atlante Mariano redatto dal Padre Gesuita Guglielmo Gumppenberg in cui parla della immagini miracolose della B.V. Maria venerate in tutte le parti del mondo (Verona, 1845, Tipografia Sanvido). Grazia a questo miracoloso ritrovamento, la statua fu trasferita nella chiesa dei Frati Minori Osservanti di San Francesco, intitolata a San Lorenzo che cambiò denominazione in quella di Maria delle Grazie. Ed è qui che Padre Davide con il suo articolo ci racconta come questa Chiesa abbia ospitato per tanti secoli la statua della Madonna, sostituita nel XVI secolo con una nuova, ancora più bella, che è poi quella tramandata fino a noi. La Chiesa di San Lorenzo è stata distrutta dai terribili eventi bellici del 1943, ma la statua della Madonna a quell'epoca aveva già da tempo preso posto nella sua nuova casa, la Basilica giunta fino ad oggi. La costruzione della attuale Basilica era iniziata infatti nel 1836, quale voto che la città aveva fatto alla sua Madonna per sfuggire alla terribile epidemia che imperversava in Europa. La nuova chiesa venne consacrata il 16 giugno 1901, ma la Madonna aveva già preso il posto d'onore sull'altare maggiore sin dal 1893. Ed è li, ancor oggi più splendida che mai, in una Basilica emblema della grande devozione che la città di Benevento e l'intero Sannio riservano alla sua Patrona, la nostra Madonna delle Grazie. I resti di Santa Artelaide sono conservati nel Duomo, in un sarcofago di marmo posizionato vicio all'entrata a sinistra. Rinviamo, dunque, a Tema magazine, per il nostro articolo. Si segnala Sant'Artelaide vergine / Traduzione di Antonio Costanzo Gallo della Vita et obitus beatae Arthellais Virginis 1994 Foglianise: PIESSE Grafica & Stampa
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