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I racconti di Nino Musollino. Fatti accaduti in Via Bari, Via Salerno & dintorni
     
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mer 25-03-2015 11:22, n.4850 - letto 10213 volte

I racconti di Nino Musollino. Fatti accaduti in Via Bari, Via Salerno & dintorni

Il libro a cura del Comitato di quartiere "Rione Libertà"

di Elide Apice

E’ presentato dal Comitato di quartiere Rione Libertà, è il racconto emozionale di Nino Musollino, che ha  scritto, come recita l’esplicativo sottotitolo “fatti accaduti in via Bari, Via Salerno e dintorni”.
E’ dedicato ai nipoti e a Maria che “il suo angelo custode ha rapito, portandola in cielo”, ma anche a “tutti quelli che hanno pianto, almeno una volta, per un’emozione”.
“Le pagine che scriverò - si legge nella prefazione curata dallo stesso autore – non parlano di guerre e di terre lontane, non parlano di genti famose”,  raccontano, invece, vicende rimaste vive nella memoria di chi quei giorni li ha vissuti, ”ricordi soggettivi, a volte confermati dal confronto con altre persone”.
E la narrazione ha inizio da una città distrutta dai bombardamenti e poi passa attraverso i finanziamenti statali che diedero vita alla costruzione del Rione Libertà.  
Un rione nuovo, dalle strade in terra battuta che spesso si trasformava in fango, ricorda l’autore.
Poi la costruzione della Chiesa di San Modesto e la realizzazione del grande quadro che affascinava i ragazzini e l’alluvione del’49 che portò tanti residenti del rione Ferrovia a vivere al rione Libertà, nelle cantine, per l’occasione adibite ad appartamenti.
Ricorda gli odori e i sapori del tempo, Musollino, descrive i tanti personaggi diventate figure dell’immaginario collettivo.
“Macchione che indossava sempre una tuta, Mast’Antonio ‘u scarparo, dal banchetto itinerante secondo dove trovava il fresco in estate e il caldo in inverno.
Tanti i venditori di Via Bari che erano soliti esporre la mercanzia su banchetti improvvisati: c’era il fotografo Alfonso Liguori accanto a Rafel ‘o pisciaiuolo, e Don Luigi ‘u napulitano che impastava farina e lievito per preparare zeppole  che vendeva al grido “so’ chiene ‘e peep” e intanto,  Zi Pietro e Zi Angelina vendevano castagne . “Gli amici di Via Salerno – continua il ricordo – erano un po’ più turbolenti”, tra questi Ugariello, al secolo Luca Ciancioli, fruttivendolo con sua madre Anna, c’era Peppe o Zuopp che vendeva carbone e aveva come concorrente il signor Barricella che vendeva, però, solo rifilature di legno e c’erano  i lattai, zi Fiorina e zi Antonio.
Tanti i ricordi, impossibile citarli tutti,  e tanti i maestri di vita tanto cari ai ragazzi di allora come le sorelle Tiseo e il barbiere Osvaldo Coretti e anche il professore Leone.
Molto spazio l’autore ha dato anche alle suggestioni politiche del tempo, ai comizi prima delle elezioni, ai colleghi di lavoro, all’orgoglio di essere delle Palazzine.
Il libro si legge con estrema facilità e con la curiosità di ricercare i personaggi più noti. Merito va, quindi, a Nino Musollino di aver raccolto la memoria storica di gente comune, di fatti minimi che sarebbero ben presto stati dimenticati e che sono, invece, parte integrante del nostro passato comune.

 
 

Ctg letto per voi, commenti 3, letto 10213 volte
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n.510 - ha scritto Fimiani Giuseppe  29-04-2015 16:31:33  
sono stato tuo compagno di adolescenza e di gioventù fino all'età di 20 anni (1964). Poi una chiamata delle Ferrovie Italiane mi ha portato a Genova e da allora sono ancora qui. Cinquant'anni di assenza sono tanti, ma alcuni personaggi citati dalla critica al tuo libro mi sono venuti alla mente e li ricordo con molta nostalgia. Gente semplice e molti si arrangiavano come potevano. Leggerò quanto prima il tuo libro e spero di trovarvi, oltre ai personaggi, anche un pò di cronaca di quei tempi: come gli appuntamenti presso la Sezione della DC (l'unica ad avere la TV) per vedere "Lascia o Raddoppia" o incontri memorabili di boxe tra Benvenuti e Griffith. E poi le feroci e interminabili contrapposizioni tra comunisti e DC di allora (era il tempo di Peppone e Don Camillo). Termino qui il mio commento che sarà esauriente solo dopo aver letto il libro: ma a quanto pare è stato già un successo!!
n.507 - ha scritto Maria Paola Fimiani  16-04-2015 14:54:22  
Ho letto i 3/4 del tuo libro in una notte ed il resto la sera successiva. Prima di tutto Nino, voglio ringraziarti per avere avuto questa brillante idea e poi complimentarmi con te: un linguaggio scorrevole e nello stesso tempo forbito. E che dire di tutti i bei ricordi che, grazie a te, sono tornati alla mente. Il tuo libro mi ha letteralmente catturata tanto da dire leggendo l'ultimo rigo : "peccato sia già finito!" Ancora tanti complimenti, mi piacerebbe leggere ancora qualcosa di tuo; tra "via Bari e via Salerno" ci sarebbero ancora altri personaggi di cui parlare, sarei veramente lieta che tu lo facessi. Comunque bravo Nino!
n.506 - ha scritto SESSA GERARDO  15-04-2015 10:49:36  
Hai ragione è un libro che si legge molto volentieri, specialmente per colore che hanno vissuto (come me) quel periodo anni 50. Ci sono delle foto e degli articoli che mi hanno aperto il cuore e con commozione ho anche bagnato di lacrime qualche pagina. Ho notato delle pagine bianche che forse ognuno di noi può aggiungere delle foto o dei ricordi personali di quel periodo. Grazie Nino
 
 
 

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