Come si diventa grandi? Non ci sono risposte univoche, ma essenzialmente si cresce solo quando si è capaci di pensare in autonomia.
Il processo di crescita non è, però, mai esente da scelte dolorose che ci portano “ad oltrepassare la porta” oltre la quale c’è la propria vita.
E’ questa la sintesi della lectio magistralis del professore Umbeto Curi, ieri, al Teatro Massimo, per l’ultimo incontro della II edizione del Festival Filosofico del Sannio “Stregati da Sophia”.
Una lectio magistralis particolare quella di Curi, più un confronto diretto con i ragazzi,invitati al pensiero e sollecitati alle risposte dopo l’ascolto di due narrazioni quella relativa a Edipo e quella i cui protagonisti sono Abramo e Isacco.
Le scelte di vita, quindi, quelle che pongono l’uomo di fronte ai se e ai ma, ma che sono ineluttabili sia se si segue la coscienza sia se si segue la fede.
E’ difficile diventare grandi e a volte capita che nonostante l’età, grandi non si sia mai davvero, perché diventare grandi sottende l’idea di saper affrontare il dolore, significa rivendicare la propria autonomia, non voler subire l’autorità di nessuno, nemmeno dei propri genitori.
Essenziale nel processo di crescita è il pensare con la propria testa così come affermava Kant con la massima “sapere aude” che risale alle epistole di Orazio.
In apertura di incontro la premiazione del Primo concorso filosofico le”Stregati da Sophia” al quale hanno partecipato ben 96 alunni degli istituti sanniti.
“A voi abbiamo cercato di trasmettere l’amore per il sapere – così la presidente del sodalizio, Carmela D’Aronzo – fatene tesoro!”
Le borse di studio sono state offerte oltre che dall’Associazione Stregati da Sophia , dall’Università del Sannio e dalla famiglia del professore Diodoro Cocca per la quale era presente la moglie, Anna Mazzeo, emozionatissima nel ricordo del marito “portatore di cultura, maestro di vita, guida per i suoi studenti” così come è stato ricordato dai presenti e in particolare dalla collega Carmela D’Aronzo che lo ha definito “mente aperta, dinamica e intuitiva, capace di comunicare e di avvicinare i ragazzi alla filosofia”.
Questi i nomi dei vincitori: Chiara Pepe, VE del Liceo Scientifico "Rummo"; Chiara De Santis, VA del Liceo Scientifico "Galilei"; Valeria Carone, VA del Liceo Artistico; Domenico Sparaco, VB del Liceo Scientifico "Rummo"; Pasquale Abbatiello, II F del Liceo Classico "Giannone"; Simona Cianciola, VA dell'Istituto "de Liguori" di Sant’Agata dei Goti e Marco De Tommasi, VB del Liceo Scientifico "Guacci".
“Un Festival importante lo ha definito il Rettore Filippo De Rossi - capace di coniugare l’alto valore a la semplicità del linguaggio su temi che vengono approfonditi per darvi la possibilità di stimolare il pensiero”
Presente anche il sindaco Fausto Pepe che ha confessato la sua iniziale perplessità rispetto al festival che gli era sembrato “di eccellente livello, ma un po’ elitario”.
“Devo oggi ricredermi – ha affermato - si tratta di una iniziativa di indubbio valore che rende fruibile a tutti la filosofia e che va certamente sostenuta”.
La presidente Carmela D’Aronzo ha tenuto a precisare che è enorme la soddisfazione nel veder il festival crescere “abbiamo avuto richieste di partecipazione da diversi luoghi in Italia e ci è dispiaciuto dover dire di no a tanti , ma le situazione della città è purtroppo questa: non abbiamo spazi grandi a sufficienza dove poter ospitare i tanti che ne fanno richiesta”.
Termina così la II edizione del Festival che ha goduto della collaborazione dell’Università del Sannio e della Camera di Commercio, e di tanti Istituti scolastici. I ringraziamenti dovuti a tutti i partecipanti “ in particolare ai docenti e agli studenti che con la loro costante presenza hanno testimoniato il valore dell’iniziativa”.
Si lavora già al alla prossima edizione il cui tema sarà “la verità” e intanto si pensa a qualche incontro estivo da esportare in provincia.
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