Ho incontrato a Guarda Sanframondi Silvio Falato.
E' professore, ora in pensione, e per tanti anni ha insegnato alla Scuola media di Guardia. Oggi sono venuto ad ascoltarlo per la presentazione del suo "Storie di lingua".
Con la cornice di un pubblico delle grandi occasioni e con gli intervenuti che hanno seguito con attenzione tutto l'incontro, immedesimandosi del tutto in quello che si ascoltava.
E d'altra parte si è parlato anche di personaggi presenti all'incontro, che hanno contribuito in qualche modo ad arricchire le ricerche del Professore Falato.
Sì, perchè, il lavoro del Professore Falato è prima di tutto un lavoro di paziente ricostruzione di tutte le particolarità del dialetto di Guardia Sanframondi, grazie alle testimonianze "dirette", in particolare da parte degli anziani del paese.
E tra questi, la stessa madre del Professor Falato, che ha contribuito più degli altri a far crescere il desiderio di comprendere meglio le singolarità del dialetto guardiese.
E da tanti anni di studio vengono fuori le testimonianze dirette di un dialetto basato su 11 vocali e 24 consonanti, individuate mediante esempi concreti che si tramandano nei secoli.
A partire da antiche iscrizioni su pietra che presentano per esempio le "u" con un puntino in mezzo alle due asticelle verticali, dando quindi anche dimostrazione di una piena consapevolezza delle "diversità", nel significato, nella pronunzia, nella fonetica.
Diversità che Guardia ha conservato per la sua particolarissima condizione geografica in quanto "area laterale", rispetto sia alla provincia di Benevento che a quella di Caserta a cui era associata in passato, ma anche per essere "area maggiore" rispetto ai paesi limitrofi rispetto ai quali ha sempre conservato una certa leadership.
In più Guardia è arroccata intorno al suo Castello, cosa che ha ancora di più accentuato il senso di appartenenza alla propria comunità ed ha reso più facile la conservazione della propria identità e la resistenza agli influssi esterni. Fatto è che oggi, grazie all'infaticabile opera del nostro Professore, del dialetto di Guardia sono tracciate regole, norme, fonetica, un insieme di dettagli e particolarità che per secoli sono stati tramandati solo oralmente.
Particolarità ed unicità che oggi sono raccolte e documentate sistematicamente nei lavori del professore, assolutamente unici nel panorama nazionale e non solo.
Ma Silvio Falato, con i suoi studi, i suoi racconti, con le sue poesie è anche interprete di quell'orgoglio che lega tutti i Guardiesi. E non a caso il libro presentato stasera, ma anche quelli precedenti, sono stati realizzati grazie al contributo economico di imprenditori locali, proprio a dimostrazione che tutti hanno a cuore la conservazione delle tradizioni del paese, fatto dalle particolarità del proprio dialetto, ma anche di uno spirito religioso che qui tocca punte - anche queste - del tutto particolari ed uniche al mondo, come accade durante i riti settennali.
Non mancano accenti di grande spessore umano e quando, da una poesia del Professore, viene fuori il verso "l'addore d' miseria", tutti quelli della mia generazione capiscono di cosa si stia parlando.
E sono gli stenti, le incertezze economiche che hanno toccato tutti nell'immediato dopoguerra, che hanno finito per unire ancora di più le famiglie alimentando, con gesti semplici e sinceri, grandi valori umani.
Bene, non resta che ascoltarlo di persona, il nostro Professore.
Ancora una volta, complimenti a te, Silvio !
n.80 - ha scritto Enrico Cavallo 06-08-2012 16:28:15 Caro Silvio, io sono poco propenso alle smancerie e sono venuto a sentirti perchè ero convinto che avrei assistito ad una cosa "unica" nel suo genere; così è stato, come tu stesso confermi; hai documentato con caparbietà e sistematicamente il dialetto di Guardia, il "tuo" dialetto, unico al mondo; ed anche questa, se permetti, è una cosa unica che nessuno aveva fatto prima; meritavi quindi tutto lo spazio che ti abbiamo dedicato; e poi, rimani sempre un vecchio amico, uno che riconosce ed apprezza l'«addore d' miseria», ed anche questa è una cosa se non unica, piuttosto rara; complimenti ancora, e non mancherà occasione di rivedersi, stanne certo !
n.79 - ha scritto Silvio Falato 06-08-2012 16:11:06 Caro Enrico,
grazie per la tua disponibilità e per le tue belle parole. Mi devi scusare se ieri sera non ho potuto dedicare molto tempo al nostro antico rapporto di amicizia, ma, come certamente hai notato, le circostanze hanno consentito poco. Ho dovuto subito andare via anche perché il relatore, che era in macchina con me, era atteso da ospiti a casa. L'articolo è proprio bello e mi congratulo con te.