giovanissimo, annovera già prestigiosi premi e successi
di Enrico Cavallo
foto prelevata dall'account facebook
Ho incontrato Alfonso Pontillo nei giardini del Grand Hotel di Telese, dove si trovava perchè impegnato nella giuria di ArTelesia, Concorso internazionale del Corto cinematografico, teatrale e del Lungometraggio.
Alfonso è giovanissimo, ha 25 anni, ma è già un regista affermato, e con una carica di simpatia fuori del comune, ci ha dato l'intervista compresa nell'articolo. Impossibile elencare le tante cose fatte, che immaginiamo tutte belle ovviamente.
Fatto è che Alfonso Pontillo inizia a lavorare con le macchine da presa da giovanissimo, e già nel 2004, in qualità di studente del Liceo Scientifico "G.Rummo" di Benevento, vince il premio "miglior regia" con il cortometraggio dal titolo "open your eyes", concorso scolastico "Peppino Impastato, Contro tutte le mafie".
Da allora un susseguirsi vorticoso di partecipazioni e premi. Nel 2009 gira il cortometraggio EROS E THANATOS, un vero e proprio esperimento tecnico in quanto primo lavoro girato in Italia con una macchina digitale Arriflex D-21. Selezionato al GIFFONI FILM FESTIVAL 2010, nella sezione "Corti dal SUD", EROS E THANATOS vince il premio come "Best short film" al prestigioso Greenville International film festival in South Carolina. Tra gli ultimi lavori il cortometraggio "PEM", realizzato grazie al finanziamento regionale di Corto Lazio che viene selezionato per il festival di Giffoni 2012, nella categoria elements 6+.
Da oltre 6 anni collabora con il Maestro Ugo Gregoretti, con il quale partecipa alla produzione di "Scossa" un film a 5 episodi presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
E proprio Gregoretti è al centro di uno dei suoi ultimi lavori, in quanto Alfonso Pontillo sta preparando un documentario sulla figura del suo Maestro, a metà tra fiction e documentario. Un autentico talento naturale, insomma, con una vita professionale intensissima, che auguriamo ovviamente foriera di sempre maggiori successi.
A chi volesse conoscerlo di persona, consigliamo la nostra intervista, come al solito poco professionale ma proprio per questo, speriamo, più spontanea e fruibile.
n.81 - ha scritto Silvio Falato 07-08-2012 05:06:10 Bell'esempio di intervento che tende a valorizzare quel fiore di gioventù sannita che si distingue per la sua preziosità e per la sua dedizione al lavoro scelto.