E’ pubblicato da Solferino l’ultimo saggio di Dacia Maraini su un tema molto caro all’autrice, la scuola. “La scuola ci salverà”, appunto, il titolo di un libro che pone l’accento attraverso una serie di articoli con il valore aggiunto di tre bei racconti, L’esame, Il bambino vestito di scuro e Berah di Kibawa, sull’importanza di un corretto percorso di studi per studenti e studentesse guidati da docenti che abbiano la capacità, in condizioni spesso precarie, di passare il testimone della conoscenza alle nuove generazioni. “Niente può cambiare se non c’è la voglia di cambiare” si legge nella nota introduttiva della stessa autirice che invoglia, appunto, ad un cambiamento sostanziale che ponga finalmente la scuola al centro di ogni politica e non come successo fino ad ora come fanalino di coda dei tanti problemi da affrontare in una Italia ormai quasi incapace di risolvere adeguatamente i suoi problemi. Ripartire, quindi, dagli insegnanti retti da passione, ma anche adeguatamente retribuiti per un lavoro di estrema necessità ei portanza, una vera e propria missione perché è proprio la scuola da cui è necessario ripartire in momenti di crisi come quelli che stiamo affrontando. La storia di Dacia Maraini e il suo rapporto costante con gli studenti e le studentesse di tutta Italia in cui non è difficile trovare, nonostante tutto, picchi di efficienza. Titolo: La scuola ci salverà Autrice: Dacia Maraini Editore: Solferino Anno edizione: 2021 In commercio dal: 08 aprile 2021 Pagine: 224 p., Rilegato EAN: 9788828206385 Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti paesi. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, cui seguono l'anno successivo L’etica del malessere (con cui ottiene il Premio Internazionale degli Editori Formentor) e A memoria (1967). Comincia ad occuparsi anche di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane: Gadda, Moravia, Tornabuoni... Lei stessa dal 1965 scriverà molti testi teatrali, tra i quali Maria Stuarda. A Roma incontra Alberto Moravia, che nel 1962 lascerà la moglie e scrittrice Elsa Morante per lei. Nel 1973 fonda, con Lù Leone, Francesca Pansa, Maricla Boggio e altre, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto solamente da donne. Il teatro, infatti, è sempre per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico di specifici problemi sociali e politici. Un altro romanzo viene pubblicato nel 1972, Memorie di una ladra: Monica Vitti ne ricava uno dei suoi film più riusciti. L’anno successivo esce Donna in guerra, poi tradotto, come quasi tutti i suoi libri, in molte lingue. Nel 1980 è la volta di Storia di Piera, scritto in collaborazione con Piera degli Esposti: Marco Ferreri ne ricaverà un fortunato film con Marcello Mastroianni. Sempre degli anni Ottanta sono i romanzi Il treno per Helsinki (1984), sulla nostalgica ricerca degli entusiasmi del passato, e Isolina (1985), la storia toccante di una ragazza a cavallo tra Otto e Novecento. Ma la consacrazione letteraria avviene nel 1990, quando esce La lunga vita di Marianna Ucrìa, accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico e vincitore del premio Supercampiello. Nel 1993 viene pubblicato Bagheria, un appassionante viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia; e Cercando Emma, che ripercorre la vicenda del romanzo Madame Bovary di Flaubert. Nel 1994 lo scritto Voci, anch’esso vincitore di molti premi letterari, offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia sono ancora al centro delle sue opere successive: il breve saggio sulla modernità e sull’aborto Un clandestino a bordo (1996) e il libro-intervista E tu chi eri? (1998). Del 1999 è il libro di racconti Buio, che narra la violenza sull'infanzia in dodici toccanti storie: riceve il premio Strega. Da segnalare anche il romanzo del 1997 Dolce per te, in cui una donna matura e giramondo scrive ad una bambina per evocare i ricordi del suo amore per un giovane violinista, descrivere viaggi, concerti, aneddoti familiari. Infine, Se amando troppo (1998) raccoglie le poesie di Dacia Maraini scritte tra 1966 e il 1998. Tra il 2000 e il 2001 vengono pubblicati: Amata scrittura (in cui svela con passione e umiltà i segreti del mestiere di scrittore), Fare teatro 1966-2000 (che raccoglie quasi tutte le sue opere teatrali) e La nave per Kobe (in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone). La letteratura, la famiglia e il mistero del corpo sono i temi principali di Colomba (2004). Degli ultimi anni sono invece la raccolta di articoli I giorni di Antigone (2006) e il saggio Il gioco dell'universo (2007) di cui è coautrice insieme al padre. Ancora estremamente prolifica, Dacia Maraini viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Il treno dell'ultima notte, nel 2009 la raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda, nel 2010 La seduzione dell'altrove, nel 2011 La grande festa, nel 2012 L'amore rubato. Del 2014 è Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (Rizzoli); del 2015 La bambina e il sognatore (Rizzoli), mentre è del 2016 Se un personaggio bussa alla mia porta (Rai Eri). Ancora, nel 2017 esce Tre donne. Seguini Corpo felice (Rizzoli, 2018) e Trio (Rizzoli, 2020). Gli editori di riferimento sono Rizzoli e Einaudi. Dacia Maraini è una tra le più conosciute scrittrici italiane: è stata anche una delle favorite per il Premio Nobel alla Letteratura.
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