La bellezza e l’emozione coniugate in un incontro, il primo in presenza dopo due e più lunghi anni di vuoto, questa stasera a Sant’Agostino dove, in collaborazione con l’Università degli Sstudi del Sannio e l’associazione Cadmus, l’Accademia di Santa Sofia ha riportato, finalmente , la musica dal vivo. Tutto esaurito e pur nel rispetto delle norme anticovid (necessario il green pass per accedere fino ad esaurimento posti) in tanti hanno applaudito e si sono emozionati già dalla prima nota, quella che ha fatto pensare a tanti che ci si può abituare a tutto, ma una semplice nota può risvegliare la memoria di momenti passati che finalmente (e si spera senza più intoppi) sono ritornati a portare bellezza.In apertura di “Una sera all’opera” i saluti dei direttori artistici Filippo Zigante e Marcella Parziale, poi le parole di Massimo Squillante che per la novità dell’anno, coniugare il tema scientifico con quello musicale, ha parlato di “Numeri naturali: una chiave per la Musica e per altri misteri”. A seguire la dimostrazione che la musica può essere un tutt’uno con le menti matematiche con una breve esibizione di Giacomo Di Tollo, matematico, che ha proposto un preludio di Marco Reghezzza che fa parte di un progetto nato in pandemia che ha chiesto ad alcuni musicisti di scrivere un brano legato a quei momenti. Infine il concerto appassionato ed eseguito in maniera ineccepibile all’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Sofia diretta da Marco Serino. Il concerto si è aperto con Giuseppe Verdi da trascrizione e riduzione del suo allievo Emanuele Muzio proseguendo poi con Pietro Mascagni e Gioachino Rossini: Suite da “Luisa Miller”, Preludio da “La Traviata”, Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”, Guglielmo Tell (ouverture), “La Gazza Ladra” (ouverture), “Il Barbiere di Siviglia” (ouverture).
Prossimo appuntamento Domenica 27 febbraio, alle 19:00, a Sant’Agostino con “Il fuoco, l’algoritmo” relatore Gerardo Canfora e il concerto Jazz night concert con l’Igor Caiazza New Quartet.
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