sab 30-12-2023 13:19, n.14298 - letto 191 volte
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“Tra dire e fare”, la presentazione del libro di Annita Vesto a Calvi
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Nell'ambito delle iniziative della rassegna “Fantasie di Natale” organizzata dall’amministrazione comunale
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dalla redazione
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“Tra Dire e fare” (Il Viandante edizione) di Annita Vesto è il titolo del libro presentato lo scorso 27 dicembre a Calvi nell’ambito delle iniziative della rassegna “Fantasie di Natale” organizzata dall’amministrazione comunale.
Al centro dell’incontro il tema della violenza di genere, quella più subdola, la violenza psicologica che genera ferite non sempre curabili e che spesso viene confusa con manifestazioni “d’amore”.
Ad aprire i lavori moderati dalla giornalista Elide Apice, il sindaco di Calvi, Armando Rocco, che ha sottolineato come uno dei modi per arginare il fenomeno sia agire perché si dia sempre più importanza al il rispetto per l’altro.
Michele Martino, referente provinciale dell’associazione Libera, tra i relatori, ha tra l’altro posto l’attenzione sulla necessità di tenere alta l’attenzione su questo tema per evitare che come successo con altri temi importanti quali la lotta alla ludopatia, vada a finire nel dimenticatoio.
Maria Fanzo, responsabile del centro antiviolenza “Dillo a noi” Ambito B02 Calvi, ha dettagliato le azioni che il centro compie sul territorio.
Del libro ha ampiamente parlato la moderatrice in dialogo con l’autrice, avvocata, funzionaria presso il Ministero della Giustizia – Procura Generale di Bologna , città in cui si dedica anche ad azioni concrete presso i centri d’ascolto.
“E’ il terzo libro che scrivo su questo tema – ha affermato Annita Vesto – essenzialmente dedicando la scrittura a mia figlia perché vorrei per lei e per tutte un mondo di parità dove sia possibile per una donna uscire di sera o indossare una minigonna senza correre rischi, dove siano garantite le pari opportunità”.
Il libro che nasce dall’ascolto delle donne, racconta due storie di violenza psicologica con un forte messaggio di speranza. Entrambe le protagoniste, infatti, una sposata a un uomo violento, l’altra invischiata nella storia con un uomo sposato, sono vittime di amore tossico, meglio di “non- amore”, ma riusciranno a prendere coscienza di se stesse e ad avviarsi lungo il percorso di autoconsapevolezza che le porterà finalmente ad essere libere.
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