La chiesa di San Domenico è una delle Chiesa più belle di Benevento.
Era annessa al Convento di San Domenico e si trova in Piazza Guerrazzi.
Nel passato il Convento fu destinato a Palazzo di Giustizia, ma dagli anni 80 è sede del Rettorato dell'Università degli Studi.
La facciata della Chiesa ha perso i suoi lineamenti barocchi in quanto è stata "adattata" allo stile del Convento, più volte restaurato nel corso dei secoli, per ultimo proprio prima di diventare sede Universitaria.
La Chiesa ha origini antichissime che risalgono al secolo XII, e si vuole sia stata fondata da Roffredo Epifanio, giurista, principe longobardo.
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Nel suo convento si sono alternati vari ordini religiosi, sia maschili che femminili.
Buona parte della città fu distrutta dal terremoto del 1688 e la Chiesa di San Domenico subì la stessa sorte.
Venne ricostruita grazie all'intervento del Cardinale Orsini, il futuro papa Benedetto XIII, che la restituì al culto nel 1708.
E' stata ristutturata più volte, anche dopo i bombardamenti del 1943 e, per ultimo, dopo il terremoto del 1980.
E' una Chiesa molto bella, dai tratti barocchi, è sebbene non sia aperta al pubblico e vi si celebri la messa solo la domenica, appare ben tenuta ed in buono stato di conservazione.
Ha una pianta a croce latina che, per quanto mi è dato sapere, non ritorna in altre chiese di Benevento.
E' ornata da marmi e stucchi e porta opere del Piperno ed una statua di Gesù Risorto del Cerasuolo.
Vi sono monumenti funerari di personalità francesi (forse del periodo del principato del Talleyrand) ed alcune colonne veramente molto belle.
Un bel tesoro in stile barocco, insomma, che però non è conosciuto praticamente da nessuno, e d'altra parte è aperto solo in poche occasioni nemmeno, a quanto pare, nelle più importanti solennità religiose.
Naturalmente se mai qualcuno ci volesse permettere di fotografare la Chiesa, noi faremmo come al solito e cioè metteremmo a disposizione di chiunque lo chieda le foto originali in formato jpeg di grandi dimensioni, utili per grandi stampe su carta di qualità fotografica.
Riteniamo, infatti, che una ricchezza tanto bella appartenga ovviamente alla comunità.
p.s.
Sono anni che cerco inutilmente di fotografare la Chiesa di San Domenico.
Ufficialmente la Chiesa è chiusa al pubblico da tempo e vi si celebrano messe solo la domenica, alle ore 9.00.
Anche questa è una notizia tenuta riservata perchè non risulta nemmeno nell'elenco ufficiale della messe pubblicato su internet a cura dell'Arcidiocesi di Benevento.
E non sono riuscito a fotografarla nemmeno quando ero funzionario di un importante ente pubblico e come tale ho avanzato formale richiesta per documentarla nei nostri circuiti turistici.
La Chiesa è rimasta chiusa.
Ma la conosco bene perchè ne sono rimasto affascinato quando trovai fortunosamente aperta la porta laterale che dà accesso alla Chiesa dal Corso Garibaldi ed immediatamente vi entrai costringendo i miei colleghi a seguirmi.
Era un pomeriggio feriale d'estate, di quelli che ci puoi morire anche stando fermi all'ombra ed eravamo reduci (sebbene del tutto volontari) da una bella sessione di lavoro all'Hortus Conclusus, fatta di sradicamento di erbacce, canne di bambù, siepi troppo folti.
Eravamo vestiti da operai, ed ovviamente sudati come sa esserlo solo chi ha lavorato per ore sotto un sole infuocato.
Appena entrati in Chiesa ci rendemmo conto che eravamo nel pieno di una cerimonia di matrimonio, tutti in grande uniforme perchè si trattava del matrimonio di un ufficiale accompagnato, ovviamente, dall'intero entourage degli ufficiali suoi colleghi.
La Chiesa era assolutamente splendida, ma rimanemmo solo pochi attimi ad ammirarla perchè, morti di vergogna, scappammo via dalla porta principale che esce su Piazza Guerrazzi.
Da allora ho avuto sempre il pallino di ritornare in quella Chiesa, una delle più belle di Benevento, per fotografarla ed illustratrarla a quanti ne ignorano persino l'esistenza.
E stamattina, finalmente, ho trovato la forza di ritornarvi e sono entrato gongolante dalla porta laterale.
Erano le ore 8.50 e mi sarebbero bastati pochi minuti per fotografarla; avevo pensato bene, infatti, di andare prima che la Messa iniziasse per non disturbare la cerimonia.
Mi sono recato verso l'ingresso principale mentre stava entrando il celebrante.
Gli ho detto che mi accingevo a fotografare la Chiesa che pochi conoscono in Città.
Lui mi ha detto, deciso, "non mentre c'è la Messa".
"Stia tranquillo - gli ho detto - mi occorrono sono pochi minuti".
Erano, ripeto, le 8.50, la messa era prevista per le ore 9.00, avrei scattato centinaia di foto in pochi minuti, avrei finito ben prima della messa.
Ma ho fatto in tempo a scattare una sola foto, perchè la messa è iniziata immediatamente.
Il prete infatti non ha atteso lo scoccare delle ore 9.00, e si è lasciato avvincere dalla foga celebrativa.
Ed avrà pensato, ovviamente in buona fede, "quel fedele, quel bravo figlio, quel fotografo insomma, in questi pochi attimi che gli ho concesso, avrà certamente scattato le migliaia di foto che desiderava".
Non era così e con la mia unica foto sono andato via sconsolato, quanto meno perchè avevo avuto l'educazione (o l'ingenuità ?), non ricambiata, di dire che volevo fotografare la Chiesa.
Peccato !
Un bel tesoro nascosto, che mi è ancora una volta sfuggito e rimarrà nascosto.
Però non mi arrendo !
Ed al prossimo matrimonio di qualche persona importante, perchè mica tutti possono sposarsi nella Chiesa di San Domenico, ma solo le poche persone importanti (o almeno ricchissime), entrerò pure io e scatterò migliaia e migliaia di foto. E voglio proprio vedere come faranno ad impedirmelo.
Ma non pubblicherò le foto.
Perchè ho cambiato idea, sono eccentrico, ed ovviamente giro con continui e periodici alti e bassi.
E mi terrò solo per me questa bella Chiesa che quasi nessuno conosce.
E che nessuno mai più conoscerà !
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