Berretto a sonagli, dunque, per il quinto appuntamento di Palcoscenico 2000 di questa stagione. Teatro classico che di più non si può, ma con tante delicate contaminazioni sul moderno che hanno fatto il successo anche di questa edizione dell'opera di Pirandello. L'opera originaria era scritta in siciliano ma fu ben presto adattata in italiano. Pirandello è spesso presente nelle opere di Eduardo e fu proprio lui a proporre l'adattamento in napoletano della commedia ad Eduardo De Filippo. La commedia venne rappresentata per la prima volta al teatro Fiorentini di Napoli dove ebbe uno strepitoso successo con ben 22 repliche e sebbene siano passati tanti anni conserva del tutto la sua attualità. E' incentrata sulla turbinosa gelosia di Beatrice che vuole punire severamente il marito che la tradisce con la giovane moglie dello scrivano Ciampa, dipendente della famiglia. Ciampa sembra consapevole della relazione ma preferisce tacere e recitare per bene la sua parte di marito ignaro conservando almeno apparentemente la sua onorabilità. Beatrice è invece molto decisa nel suo intento e a nulla valgono i tentativi della sua fidata cameriera di dissuaderla. Con uno stratagemma Beatrice allontana Ciampa dalla città e conta di far soprendere il marito in flagranza di adulterio con l'aiuto del delegato di Polizia Spanò al quale presenta una specifica denunzia. Anche Spanò prova a dissuadere la donna ma non c'è verso di convincerla ed alla fine la moglie di Ciampa ed il marito di Beatrice vengono arrestati. Lo stesso delegato Spanò riferisce però che non c'è nulla di consistente a loro carico sicché i due verranno senz'altro liberati di lì a poco. Beatrice è soddisfatta di quanto accaduto e tutto sembra ritornare nella normalità.
Ma l'onore di Ciampa ormai è compromesso. Non può tollerare di passare come lo zimbello del paese che se ne va in giro con un berretto a sonagli in testa e non gli rimane altra soluzione che uccidere sia la moglie infedele che il suo amante. Tutti inorridiscono a questa minaccia e cercano di evitare che Ciampa commetta una pazzia... La parola "pazzia" fa balenare una improssiva e felice intuizione : tutti insieme cambiano opinione e costringono Beatrice a passare per pazza, mettendo così riparo alla incresciosa situazione con piena soddisfazione di ... tutti. In realtà Beatrice si oppone con forza a questa ipotesi ma alla fine si mette ad urlare per davvero come una pazza. Appunto !
E' la commedia della parti, insomma. Ognuno recita la sua come meglio non si può, per rispondere alla esigenze dell'uomo di contare sulle proprie certezze. per quanto solo apparenti. Nessuno vuole turbare la propria posizione, nemmeno lo stesso Ciampa che pur di non perdere la propria moglie tollera in doloroso silenzio la difficile situazione. E' anche una storia di umiliazioni e tradimenti, che Ciampa vive con grande tormento e con rassegnata ambiguità. D'altra parte vive in una società piccolo-borghese, fatta di gente per bene, dove oltretutto riveste una posizione subalterna, sebbene alla fine trovi modo di ottenere un clamoroso riscatto.
Grande personaggio anche Beatrice, carattere forte e deciso, per nulla doma nella sua condizione di donna tradita, fermamente intenzionata a scoprire le carte fino in fondo senza tentennamenti. Ma si ritrova intorno gli altri personaggi, votati tutti insieme a rimettere a posto le cose come meglio conviene a tutti secondo il sentimento comune. Al punto da far passare la povera donna per pazza, a rischio di farle perdere davvero la ragione.
Tema attualissimo, dunque. Oggi ovviamente la sensibilità è diversa ed il personaggio di Beatrice forse riscuote una certa maggiore simpatia. D'altra parte tutta la storia ci incentra proprio su Beatrice mentre degli amanti indefeli solo la moglie di Ciampa fa una fugace apparizione in scena mentre il marito traditore non campare mai.
Insomma due personaggi forti e decisi, dove lo stesso Ciampa, pur dipendente della famiglia, conserva una forte dignità e personalità con toni affatto dimessi.
Su tutto una delicata atmosfera di napoletanità che ogni tanto affiora con mezze frasi che suscitano convinti sorrisi al pubblico, stemperando anche un po' la tragica condizione dei protagonisti in scena.
Compagnia di attori indiscutibilmente bravi, tutti di grande carattere, in parti davvero impegnative. Belle le scene, bellissimi i costumi, niente da eccepire sulle luci, sull'audio. Davvero un gran momento di teatro a grandi livelli per tutti gli aspetti della rappresentazione. Un bel successo e lunghi applausi al termine, per una serata di puro teatro come raramente si può vedere, con un pubblico accorso numeroso occupando tutti i posti in platea e buona parte della galleria.
Con un finale a sorpresa in cui lo stesso Luigi De Filippo ha raccontato un po' della sua famiglia, che ormai da tre generazioni calca i palcoscenici più prestigiosi. E racconta di questa commedia in particolare e di come ne sia stato colpito fin da bambino quando le rappresentazioni, specialmente durante la guerra, evocavano scenari di grandi sentimenti di rivincita, di libertà, di democrazia. Ne è venuta fuori anche grande lezione di vita sul valore del teatro, in cui in tanti presenti in sala si sono immediatamente riconosciuti. Lezione di vita sui sentimenti che il teatro racconta, sulla voglia di riscatto che il teatro di ogni epoca ha saputo sollevare, quando trasforma gli spettatori da sudditi a cittadini, con pari dignità di pensiero, di sentimenti, di desideri, di aneliti sempre vivi.
Grazie dunque a questo indomito Luigi De Filippo, grande personaggio, al capo di una grande compagnia teatrale, con un'opera tutta attuale e di grande impegno.
Luigi De Filippo in Il berretto a sonagli commedia in due parti di Luigi Pirandello versione di Eduardo De Filippo con Stefania Ventura, Stefania Aluzzi, Francesca Ciardiello Giorgio Pinto, Vincenzo De Luca, Claudia Balsamo, Marisa Carluccio scene e costumi di Aldo Buti regia Luigi De Filippo.
n.501 - ha scritto Enrico Cavallo 13-03-2015 10:46:45 Complimenti anche a Vincenzo De Luca, nella parte del commissario Spanò,
beneventano verace, come si addice ai nostri figli più bravi;
grande carattere, una bella presenza scenica, a lui gli auguri di una splendida carriera;
ma auguri anche a tutta la compagnia;
davvero una gran bella serata all'insegna del grade teatro, a livelli di grande qualità
n.500 - ha scritto luigi de luca 13-03-2015 10:24:32 come al solito i tuoi articoli, nonchè i video e le foto sono superlativi.
Complimenti a te e tutti i componenti dell'equipe.
Alla prossima
Saluti, Gino De Luca