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Tutto quello che c’è voluto - Storia di pance, semi e polvere di stelle di Giuseppina La Delfa
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dom 02-02-2020 11:50, n.12906 - letto 6865 volte

Tutto quello che c’è voluto - Storia di pance, semi e polvere di stelle di Giuseppina La Delfa

Per la rubrica Letto per voi. L'incontro con l'autrice il 4 febbraio a Il Bibliofilo di San Giorgio del Sannio

di Elide Apice


“Tutto quello che c’è voluto -Storia di pance, semi e polvere di stelle” di Giuseppina La Delfa (Haugh Edizioni, 2018) è l’esatta continuazione di “Una storia vera”, quella di Giuseppina e Raphaelle che agli inizi degli anni '80 si scoprono innamorate, pubblicato lo scorso anno.
E se nel primo abbiamo seguito la travagliata, ma appassionata storia di amore, nel secondo libro ci troviamo di fronte alla naturale ricerca di un figlio e alla quasi impossibilità di averlo.
Un lungo iter, tre anni di attesa, un viaggio a Praga e poi il Belgio alla ricerca del giusto coronamento di una storia di amore intenso che ha finito per diventare pietra miliare del cambiamento e sprone per tante altre coppie nelle loro stesse condizioni (Giuseppina La Delfaha tra l’altro fondato le Famiglie Arcobalen).
E le storie di pance, di semi e di polvere di stelle sono un percorso del viaggio compiuto verso le genitorialità. Il libro è naturalmente dedicato a Lisa Marie, loro figlia e inizia con un pensiero della bambina, quando aveva 4 anni, e probabilmente si rende conto di essere frutto di un sognio realizzato.
“Sai, quando ero ancora nelle stelle, quando non ero ancora nata, io mi sono avvicinata a una stella, ho parlato alla stella e le ho detto che volevo scendere nel mondo e vivere in una casa piena di luce e tutta arancione. Allora ho cominciato a scendere lungo un filo e sono arrivata nella casa di Ma’Tà e di Ma’Nà”.
Merito della narrazione è anche quello di provare a scardinare i pregiudizi . “Eravamo state cresciute, come tutti, nella mitologia del sangue trasmesso, e non era facile spogliarcene così solo col raziocinio. – scrive la Delfa - Ci voleva la concretezza di quell’abbraccio spontaneo», sottolineando la difficoltà ad uscire dalla retorica con la consapevolezza che tutte le difficoltà possono essere affrontate se c’è amore e l’unico modo per superarle è affrontarle insieme, senza vergogna, parlarne e renderli visibili.
Un libro che è una vera e propria dichiarazione d’amore , dono per le generazioni future e che si legge con affetto e senso di riconoscenza per chi ha avuto il coraggio di osare e di lottare ed è riuscito a far trionfare l’amore.
L’incontro con l’autrice il 4 febbraio 2020 a Il Bibliofilo di San Giorgio del Sannio con i contributi di Elide Apice, giornalista, Giovanna Megna, avvocata e con le letture affidate a Alda Parrella.