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“Teatro Scuola Vedere Fare. Spazi pratiche estetiche per una poetica pedagogica"
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lun 03-02-2020 12:09, n.12908 - letto 6686 volte

“Teatro Scuola Vedere Fare. Spazi pratiche estetiche per una poetica pedagogica"

Il 5 febbraio alla Fondazione Gerardino Romano

dalla redazione


Mercoledì 5 febbraio 2020, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita la Prof. Maria D'Ambrosio.
All'incontro, coordinato dal Prof. Felice Casucci, si presenta il libro Teatro Scuola Vedere Fare. Spazi pratiche estetiche per una poetica pedagogica, Liguori Editore, 2019.
Nel nome della ricerca pedagogica e artistica, il libro Teatro Scuola Vedere Fare. Spazi pratiche estetiche per una poetica pedagogica propone al lettore di conoscere il progetto e la metodologia di Teatro Scuola Vedere Fare (promosso e curato da Le Nuvole-Casa del Contemporaneo con AGITA e Casa dello Spettatore) e ripensare la formazione al tempo di un Nuovo Umanesimo: la formazione che può generare trasformazione ma che esiste solo se se ne diventa parte.
“Il corpo, a scuola come a teatro, è splendore, è apparenza annodata e poi strappata e ricucita, è voce risonante mischiata ad altri voci e suoni il cui moto smuove altri corpi con-fusi e con-giunti a fare la differenza, a fare il molteplice della comunità. Il corpo di questo libro e le voci che custodisce disegnano un movimento circolare che s’apre e chiude con Mimmo Borrelli, con la sua lirica potente che non è scrittura, né letteratura, ma voce e canto. Lirica: l’improvviso possibile sacro del teatro.
Dove c’è spazio solo per la necessità e dove pure gli eccessi, lo strabordare di quella voce e di quel canto, sono l’esatto punto da cui s’apre un’altra possibile strada da percorrere. Oppure è solo il richiamo che fa il canto che rivela il cammino del poeta: di quell’alunno di liceo che proprio a scuola col suo prof ha incontrato il teatro e poi, inquieto, non lo ha più lasciato” (p. XIV).
Il libro Teatro Scuola Vedere Fare, che si apre e chiude con un testo di Mimmo Borrelli (attore e drammaturgo), sarà occasione quindi per riflettere sulla centralità della sfera corporea e della dimensione estetica, cinetica, tattile, a Scuola come a Teatro, e per rintracciare la matrice bio-educativa di una possibile poetica pedagogica necessaria per innovare e rendere vive le pratiche artistiche e formative.
Tutti i video relativi agli incontri sono visibili sul canale YouTube della Fondazione. Maria D’Ambrosio, è professore associato di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove è titolare delle Cattedre di Pedagogia della comunicazione, Comunicazione e cultura digitale e di Pedagogia delle organizzazioni.
Responsabile del gruppo di ricerca ‘Embodied Education’ e membro del Dottorato Humanities and Technologies e Presidente dell’Associazione F2Lab, è anche membro del Comitato Scientifico della Fondazione ‘Gerardino Romano’ e del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica promosso dall’Associazione Italiana del Libro.
I suoi interessi di ricerca si fondano su un’estetica della formazione e sulla embodied education per muoversi tra teatro, ambienti digitali di apprendimento, consumi mediali, arte & scienza.
Tra le sue pubblicazioni: Teatro come metodologia trasformativa (Liguori); Teatro e parateatro come pratiche educative (Liguori); Teatro come pratica pedagogica. Ricerca-azione per il Teatro-Scuola (Pensa); e-Learning. Electric Extended Embodied (ETS).