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Appunti di viaggio: la passione per il “Cammino”
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sab 15-02-2020 19:18, n.12942 - letto 7224 volte

Appunti di viaggio: la passione per il “Cammino”

La Cooperativa Mediateur incontra Vilma Tarantino e Gianmarco Feleppa

di Elide Apice


“Passo dopo passo. Storie di cammini” è il titolo dell’incontro promosso al Bookshop del Museo del Sannio dalla Cooperativa Mediateur nell’ambito degli incontri “Appunti di viaggio”.
“Il cammino è rompere gli schemi – così Vilma Tarantino, vicepresidente CAI – sezione di Benevento, medico presso la ASL-significa rompere un equilibrio, è un atto di libertà dagli schemi che ci vengono imposti, è possibilità di fuga Sei tu a contatto col tuo corpo, in connessone con la natura. E’ una esperienza indimenticabile”.
Ed indimenticabile è sato giungere finalmente a Santiago, dopo aver attraversato e percorso centinaia di chilometri, una sorta di apparizione mistica, un senso di appagamento infinito.
Identiche sensazioni per Gianamarco Felleppa direttore editoriale di NTR che una decina di anni fa intraprese da solo lo stesso percorso.
“Era un dono che volevo fare ad una amica molto ammalata, una richiesta di qualcosa che potesse succedere, in realtà fu il mezzo per entrare in contatto con me stesso e con l’altro, direi proprio la valorizzazione dell’incontro con l’altro. La possibilità di conoscere tante persone diverse per credo, etnia e per età, la gioia di condividere un pezzetto di strada, tutti verso la stessa meta”.
Anche in questo caso una sorta di esperienza mistica in contatto con la propria anima nonostante le tante difficoltà, vesciche a piedi non ancora abituati alla fatica , ricoveri improvvisati per dormire (una sagrestia per Feleppa, addirittura un fienile per Tarantino).
Ma il Cammino e i Cammini sono anche occasione di sviluppo culturale e turistico. Ne è convinta Tarantino che da diversi anni ha ideato e organizzato il Cammino dell’Arcangelo da Benevento a Castel Sant’Angelo.
“La politica dovrebbe capirlo, in tanti ci raggiungono ogni anno per intraprendere un cammino che è sì la ricerca di luoghi religiosi, gli stessi percorsi da Padre Pio, ma è anche il modo per portare attenzione sui territori interni che ancora in tanti non conoscono”.