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Mulino Pacifico: La terza storia (distanze e ricordanze)
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sab 11-07-2020 11:05, n.13126 - letto 8300 volte

Mulino Pacifico: La terza storia (distanze e ricordanze)

L'ultimo appuntamento della rassegna Racconti per ricomionciare

di Elide Apice
sfoglia l'album delle foto   


E’ un ultimo appuntamento (in replica stasera e domani) ma non ha il sapore del’addio, ha piuttosto l’entusiasmo di un nuovo inizio che si spera si consoliderà in nuove proposte culturali dal offrire alla città.
Il terzo appuntamento di “Racconti per ricominciare”, ideato da Vesuvio Teatro.org , per la direzione artistica di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, ieri al Mulino Pacifico ha lasciato spazio per riflettere ma anche per divertirsi con sane risate.
Una valigia sgangherata, segno di mille viaggi, un baule di costumi di scena in fondo al palcoscenico immaginato sui gradini di accesso al teatro (le norme anticovid impongono spettacoli all’aperto oltre alle tante altre norme tutte rigidamente rispettate), gli attori della Solot Michelangelo Fetto, Antonio Intorcia, Assunta Maria Berruti, Alfredo Calicchio con Rosario Giglio e Mssimo Pagano e le incursioni dal pubblico di Enrico Torzillo e Benedetta Rossi in scena con sei monologhi su testi di MichelangeloFfetto, Giorgio Gaber, Dario Fo, Franco Cossu ma anche Cecov a raccontare le capacità di recitazione di attori di una compagnia che da oltre trenta anni è faro di resistenza culturale e teatrale in città.
In apertura il doloroso accenno al fallimento de le Cirque de soleil sul quale sembra esserci un assordante oblio nonostante questo significhi il licenziamento di migliaia di operatori del mondo dello spettacolo, poi la necessità di rendere “obbligatorio” il teatro e la frequenza allo spettacol.
A seguire una splendida Antigone, la difficoltà di vita di coppia e la subalternità alla moglie di un marito “tuttofare”, un monologo sul mondo delle donne per passare poi alla posteggia dei due “Rumeni napoletani” terminando in un crescendo di drammaticità con il sentito monologo di Antonio Intorcia.
Il tutto nell’incantevole freschezza dei Giardini del Mulino Pacifico mentre il pubblico resta in attesa di altre proposte teatrali