emozioni, informazioni e commenti su teatro, cultura, arte, societa'
   
Home
Agenda
Cerca
Facebook
Youtube
Si presenta "Terre di passaggio", silloge di Gioconda Fappiano
     Condividi su Facebook
     

sab 29-05-2021 08:18, n.13433 - letto 666 volte

Si presenta "Terre di passaggio", silloge di Gioconda Fappiano

Sabato 29 maggio alla chiesa rurale di Santa Maria del Castagneto di Cusano Mutri,

dalla redazione


Sarà la chiesa rurale di Santa Maria del Castagneto di Cusano Mutri, costruzione di origine longobarda, lo scenario che accoglierà la presentazione della silloge Terre di passaggio, ultimo lavoro di Gioconda Fappiano edito dalla IOD Edizioni. L’incontro con l’autrice, dal sapore semplice ed essenziale come la terra che ospiterà l’evento, si terrà sabato 29 maggio alle ore 18:30 e vedrà la partecipazione di Vincenzo Di Biase, consigliere comunale di Cusano Mutri; don Domenico Ruggiano, parroco-moderatore dell’Unità Pastorale di Cusano Mutri; della docente Maria Antonia Di Gennaro. Come si legge nella prefazione del libro curata da Nando Vitali, “Terre di passaggio” sono le misteriose stagioni dell’animo che, come in Natura, trascorrono in attesa di darsi il cambio l’una con l’altra. In queste poesie della Fappiano “sul banco degli imputati siede chi è colpevole del reato d’Amore” e la vita ferita giace in un letto cullata dalla Grazia/ donna tra le donne che curano e riparano il mondo. Nei versi che si susseguono, chiamandosi l’un l’altro, secondo Vitali, è il vero travaglio del corpo poetico, a volte sanguinante, ma produttivamente femminile e rigenerante in cui le stagioni e le storie si alternano nei passaggi di luce e ombra, notte e giorno, per far nascere ogni volta nuovi traguardi da raggiungere. Per il poeta sannita Angelo Raffaele Scetta, che ha curato l’introduzione alla silloge, “la poetessa crede ed è pronta alle prove di forza di chi possiede il dono tremendo della parola in quanto spirito libero, con ali grandi e robuste per volare”. “Siamo terre di passaggio, votate all’attesa” conclude Gioconda Fappiano. “Con la nudità delle cose semplici e parole che palpitano invochiamo una visione, per ricongiungere cielo e terra, sole e luna