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Uto Ughi in concerto per l'Accademia di Santa Sofia
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mer 20-04-2022 18:34, n.13740 - letto 530 volte

Uto Ughi in concerto per l'Accademia di Santa Sofia

Il 24 aprile a Sant'Agostino

dalla redazione


 
Domenica 24 aprile all’Auditorium Sant’Agostino di Benevento alle ore 20.00, l’amatissimo maestro Uto Ughi, terrà un eccezionale concerto – evento di beneficenza, che Accademia di Santa Sofia con Università degli studi del Sannio e Comunità di Sant’Egidio, intendono dedicare all’iniziativa filantropica “La scuola della pace” progetto della Comunità di Sant'Egidio di Benevento, volto a fornire aiuti concreti, per l’integrazione e l’inserimento scolastico, ai bambini del quartiere cittadino di Santa Maria degli Angeli.
Il ricavato dei biglietti, che sono ancora disponibili e acquistabili a un prezzo simbolico del tutto straordinario di 10 euro, sarà interamente devoluto alla causa benefica.
Per l’acquisto del biglietto ci si può rivolgere, sia la mattina dalle 10.00 alle 13.00 sia il pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00, alla biglietteria All Net Service, Lungocalore Manfredi di Svevia n°25, Benevento, tel. 0824 42711.
Il maestro Ughi violinista italiano per eccellenza, ma anche assoluta star internazionale, si esibirà con il pianista Bruno Canino, in un ricco programma con musiche di: Tomaso Antonio Vitali (1663 – 1745) Ciaccona in Sol minore, Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827) Sonata n.9 in La maggiore op. 47 “a Kreutzer”, Pëtr Il'ič Ĉaikovskij (1840 – 1893) Sérénade Mélancolique in Sib minore, op.26, Méditation da “Souvenir d’un lieu cher”, op. 42, e Valse-Scherzo in Do maggiore, op. 34; e infine Pablo Martìn De Sarasate (1844 – 1908) Carmen fantasy.
La sua carriera in sintesi, secondo l’enciclopedia Treccani: Bruto detto Uto Ughi,  nato a Busto Arsizio (Varese) il 21 gennaio 1944, inizia gli studi di violino a soli quattro anni, debutta al Lirico di Milano nel 1951. Prosegue gli studi con A. Coggi a Siena, con G. Enescu a Parigi e C. Romano a Ginevra; è poi allievo alla scuola di C. Flesch, all'Accademia Chigiana di Siena con R. Brengola, al Conservatorio di Milano con B. Bettinelli (composizione) e C. Vidusso (pianoforte). Inizia giovanissimo la sua brillante carriera di concertista in tutto il mondo. Accademico di Santa Cecilia dal 1978, istituisce nel 1979 con B. Tosi il premio "Una vita per la musica". Possiede uno Stradivari del 1701 appartenuto a R. Kreutzer. Suona con le più importanti orchestre europee e americane sotto la direzione dei più prestigiosi direttori, tra cui S. Celibidache, C.M. Giulini, G. Prêtre, W. Sawallisch, G. Sinopoli, K. Kondrašin e B. Haitink. Riscuote particolari consensi al Festival di Salisburgo e in India, con l'orchestra del Maggio musicale fiorentino diretta da Z. Mehta. Intensa l'attività discografica, che annovera fra l'altro i Concerti di Beethoven, Brahms, Čaikovskij, Mendelssohn e Bruch, nonché l'integrale di quelli di Mozart e di Paganini e le Sonate di Beethoven (con Sawallisch al pianoforte). Nel 2013 pubblica la sua autobiografia Quel diavolo di un trillo. Cavaliere di Gran Croce (1997).
Violinista di tecnica impeccabile, cultore del bel suono e della puntualità esecutiva, Ughi è un ideale interprete del classicismo viennese e del romanticismo tedesco. Ex bambino prodigio e artista musicista completo, privilegia il repertorio romantico, compiendo scarsissime incursioni in quello dell'avanguardia contemporanea e mettendo la calda intensità d'espressione, la potente cavata e la spasmodica ricerca di un suono levigato al servizio di una concezione appassionata dell'espressione sonora.
Bruno Canino: Pianista italiano (nato a Napoli 1935), allievo per il pianoforte di Vincenzo Vitale, ha svolto intensa attività concertistica come solista o in duo con il pianista Antonio Ballista e con il flautista Severino Gazzelloni. Si è specializzato nell'interpretazione di musica contemporanea. Dal 1999 al 2002 è stato direttore della Sezione musica della Biennale di Venezia. Nel 1997 ha scritto Vademecum del pianista da camera. Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, l'integrale dell'opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su CD.
Come per tutta la stagione concertistica 2022, la direzione artistica è affidata a Filippo Zigante e Marcella Parziale, e per gli interessanti interventi divulgativi di apertura, la consulenza scientifica è sempre di Marcello Rotili, Aglaia McClintock e Massimo Squillante, direttore del Dipartimento DEMM (Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi) dell’università degli Studi del Sannio, che proprio questa sera racconterà di una importante e fruttuosa sinergia con il suo intervento “Accademia di Santa Sofia – Unisannio – Cadmus: un arco culturale”.
 
L’ingresso al concerto è consentito secondo normativa anti covid con mascherina e green pass.
(Monica Carbini)