Proposto da Roberto Barbolini al Premio Strega 2019 “Verso Sant’Elena” (Bompiani) di Roberto Pazzi restituisce al lettore l’immagine di Napoleone Bonaparte a poche ore dallo sbarco a Sant’Elena dove sarà esiliato a vita. Una cena, la sua disattenzione, il desiderio di ritirarsi nell’angusta cabina e per Napoleone inizia un viaggio nel ricordo e in una sorta di sogno semprepiù vivo. Rivede Eugénie, protagonista di un suo romanzo giovanile ( pubblicato postumo nel 1929, dal titolo “Clisson e Eugénie”) e con lei Desirée, suo primo amore. Discorsi, parole, rimpianti tutto si succede come in una immaginazione onirica e allo scomparire delle donne ecco palesarsi le persone che hanno puntellato al sua vita: sua madre, Giuseppina, Maria Walewska, la sorella Paolina, suo figlio e il temibile Metternich. In un valzer che sa di sogno Luigi è abbracciato a Maria Antonietta e ancora ritorna l’immagine dello zar di Russia che aveva costretto l’imperatore alla tremenda ritirata, mentre appare anche Pio VII n una profonda riflessone sulla gloria e la caduta di Napoleone. Centottantanove pagine che parlano di storia e che sono potente mezzo di riflessione su un personaggio che nel bene e nel male ha avuto il mondo a suoi piedi e ora si trova prigioniero degli uomini e dei suoi ricordi per un libro che scava nelle pieghe dell’animo di Napoleone restituendocene un aspetto più umano. “Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza!”
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