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 Piena di Grazia è il titolo del libro di Licia Pizzi, edito da A est dell’Equatore e proposto al Premio Strega da Francesco Durante.
Nata a San Bartolomeo in Galdo, è l’unica sannita ammessa tra le 57 proposte.
Il libro ambientato in un luogo del sud narra la forza delle donne e la capacità di essere janara.
Grazia, la protagonista, vive in un mondo carico di ignoranza e di superstizione da cui attinge a piene mani.
E’ forte come un maschio e la sua forza fisica va di pari passo con un senso di rabbia che le scuote l’anima e che accetta perché abituata ad accettare il male della vita, nella vita l’insegnamento della nonna, “Grazzia fa ‘à bbrava”.
Accetta di andare a fare la domestica da Don Rafele, ricco commerciante di maiali, anche perché segretamente innamorata di uno dei suoi figli, Nuccio, ma ben presto scoprirà di essersi solo immaginata un futuro migliore e che il suo compito sarà accudire quei maiali e il piccolo di due anni nato con la “sfortuna”.
La sua vita continua tra alti e bassi, sempre a capo chino a svolgere i suoi lavori,fino allo scontro con la maldicenza, frutto di ignoranza che vuole ch sia una Janara, una strega da tenere lontana, da importi di segnarti col segno della croce, da decidere, e perché no, di ucciderla.
L’epilogo sarà inaspettato e crudele.
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