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sab 09-09-2023 n.14219, Elide Apice

“Atto unico” di Beppe Fenoglio, una prima nazionale al Mulino Pacifico di Benevento

Iniziativa a cura dell’Anpi su ricerca di Maria Laura Simeone


Un testo mai portato in scena, una pubblicazione postuma, “Atto unico” di Beppe Fenoglio, uno sguardo “altro” sulla figura del partigiano.
In scena ieri, non a caso l’8 settembre, al Mulino Pacifico (in un doppio appuntamento) su proposta dell’ANPI di Benevento per la regia di Michelangelo Fetto, nell’ambito delle iniziative pensate dall’ANpi Benevento
In apertura Maria Laura Simeone che ha curato il progetto a partire dai contatti con la famiglia Fenoglio e che ha narrato di questo testo postumo, praticamente sconosciuto ai più e che presenta un mondo caro al partigiano Fenoglio, quello delle colline delle Langhe “teatro degli scontri dell’epoca”, ha spiegato Simeone.
“Un testo ancora acerbo – continua Maria Laura Simeone- ma che ha in sé gli elementi essenziali dell’opera di Fenoglio dalla guerra partigiana, all’amore tra due ragazzi all’interno di una storia più grande di loro”
Non sembra un personaggio eroico Roberto, Bob per tutti, non ha in sé l’eroicità del combattente, vive su di sé il dramma di una storia che lo vuole combattente, diviso in due sulla necessità di partecipare alla resistenza e il desiderio di nascondersi, invaso dalla nausea che quella situazione gli causa, ma sa da quale parte stare.
Lo troviamo nel corso della narrazione a raccontare alla sua innamorata del suo odio per quella vita fatta di risvegli notturni e fughe nei boschi, di freddo e di fame, del senso di inutilità “di quei quattro gatti” lasciati sulle colline a difendere un’Italia tutta di là da venire.
 “Fenoglio racconta la realtà- ha affermato Simeone – ma dietro il migliore dei fascisti c’era la dittatura, dietro il peggiore dei partigiani c’era la democrazia e la libertà!”
In scena Maria Assunta Berruti, la signora Mussi, della Compagnia Solot a fare da voce narrante e due giovani talenti, frutto dei laboratori teatrali tenuti al Mulino Pacifico, Angelo Valente e Giorgia Gomes nei ruoli di Bob e Lalla (decisamente interessante la scelta di due giovani leve per raccontare quella storia e quelle storie lette solo nei libri).
Infine l’intervento di Amerigo Ciervo, presidente provinciale dell’Anpi, che ha parlato della necessità di una nuova resistenza e ha anticipato alcuni dei temi che l’ANPI tratterà nel prossimo futuro.
La serata è stata dedicata al regista Giuliano  Montaldo, recentemente scomparso  


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