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“Quattro Passi Oltre la Porta” di Michela Mercuri
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sab 04-07-2020 15:42, n.13116 - letto 6845 volte

“Quattro Passi Oltre la Porta” di Michela Mercuri

Per la rubrica Letto per voi

di Elide Apice

Undici brevi racconti senza apparente legame tra loro compongono “Quattro Passi Oltre la Porta” di Michela Mercuri recentemente dato alle stampe. Undici racconti quanto mai vari per tempi, luoghi e contenuti che danno alla raccolta il senso della capacità narrativa della giovane autrice.
Tanti i riferimenti “colti”, soprattutto riguardo i miti e il mondo della musica in una lingua accattivante dalla scrittura pacata e forbita.
La speranza di rinascita dopo qualcosa che ha modificato sostanzialmente la vita del protagonista in “L’Anonima Messaggera della Biblioteca” che apre il libro e poi un giallo in “Pianoforte a Sorpresa”, l’accoglimento delle tradizioni nella rivisitazione di “Mazzamauriello” e il romanzo storico in “Cara Jeanette”, nipote di Mozart.
Un amore eterno che entra nella spirale della malattia mentale in “Senza fine” e il fantasy in “Mi sono negate le mie stelle”.
E ancora, in “Voglio essere un soprano”, il senso della pietà nei confronti della protagonista e l’angoscia di scoprirsi ammalato del morbo, l’ Alzheimer, in “La Maledizione del Morbo”.
Non manca la fantascienza nel nono racconto, “Fondazione di Antroica” che ci offre la possibilità di affacciarci alla porta del domani e la storia di Orfeo e Euridice rivisitata nel penultimo capitolo che apre lo spazio all’ultimo, l’undicesimo “”Oltre la porta”, con quell’alternasi tra il qui e l’oltre.
Cosa colpisce in questa breve raccolta di racconti? L’indubbia capacità dell’autrice di passare da un genere all’altro in maniera del tutto naturale, attraversando tempi e miti, dimostrando sempre una particolare attitudine alla narrazione supportata da notevoli basi di conoscenza. 
Michela Mercuri, nata a Benevento nel 1992, si laurea in Lettere Classiche  e poi in Filologia Moderna. 
Coltiva, oltre all'interesse per le materie umanistiche, lo studio e la passione per la musica.
Ha frequentato il corso di pianoforte e poi quello di Canto Lirico luareandosi al Conservatorio Nicola Sala di Benevento e dedicandosi all'approfondimento e alla ricerca delle influenze melodrammatiche nella letteratura italiana e straniera.