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sab 23-03-2024 n.14383, Elide Apice

Apertura straordinaria della storica casa Cocchiarella e della Chiesa delle Orsoline

Per le Giornate Fai di Primavera 2024


Ci sono quelle occasioni da non perdere e che ti lasciano il senso della meraviglia.
Come ogni anno la Delegazione FAI di Benevento, per le Giornate Fai di Primavera, apre alla città spazi inconsueti.
Quest’anno l’apertura straordinaria della Chiesa delle Orsoline, dedicata alla Santissima Trinità, con  la scoperta della storia di un rione che  nel tempo ha subito diverse modifiche, le più radicali dopo i bombardamenti dell’ultima guerra.
Qui Patrizia Bonelli, vicepresidente regionale FAI e gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Alberti” hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di un bene architettonico di cui molti hanno perso la memoria.
Mala scoperta più significativa è soprattutto la riapertura di Casa Cocchiarella che insiste su Vico Sant’Artelaide, probabilmente sui resti di una antica chiesa, casa chiusa ormai da decenni e in totale stato di abbandono (al sito si può accedere solo se tesserati Fai e il tesseramento può avvenire in loco). Un’architettura ardita per i tempi, fu costruita intorno agli anni ’20 del ‘900, che si alzava verso l’alto alla ricerca di luce altrimenti difficile da trovare, chiusa come è tra i vicoli storici della città antica.
 I visitatori dotati di caschetto e soprattutto accompagnati dal desiderio di conoscenza si sono inerpicati lungo una scala a chiocciola alla ricerca di stanze che hanno ospitato vita e bambini: fu casa privata e anche luogo di doposcuola (ancora famose nell’immaginario collettivo le signorine Cocchiarella a impartire lezioni), poi sede dell’ordine degli ingegneri e alla morte delle suddette signorine, passata all’ordine degli Agostiniani che ne hanno chiuso definitivamente i battenti.
La strada è abbastanza impervia ma non impossibile da affrontare e il senso di meraviglia ripaga di tutta la stanchezza. La vista a 360 gradi sulla città di Benevento è qualcosa di assolutamente fantastico, il tutto con il valore aggiunto della gentilezza dei Ciceroni provenienti dal Liceo Rummo.  Visibile da buona parte della città la famosa torretta in stile Neogotico che tanto affascina i beneventani.
Sarà possibile ancora visitare i due siti domani dalle 10:00 alle 18:00 mentre alle 18:45 la Schola Cantorum Orbisophia, naturalmente nella Chiesa di Santa Sofia, farà ascoltare “Ecce Quam Bonum”, il canto beneventano diffuso nella Benevento longobarda tra i secoli VI e VIII.
Con il coro la partecipazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Comprensivo Statale ad indirizzo musicale “G. Bosco Lucarelli”.
 
 















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